Palestinese ucciso dalle IOF a Gerusalemme in un attacco armato

Gerusalemme/al-Quds-Quds Press e PIC. Domenica mattina, un palestinese è stato ucciso dalle forze di polizia israeliane dopo aver aperto il fuoco contro due coloni nella Città Vecchia di Gerusalemme occupata.

Secondo i media israeliani, la sparatoria è avvenuta nella zona di Bab as-Silsila che porta alla moschea di al-Aqsa.

I due coloni sono stati feriti e portati in ospedale per cure. Uno di loro, sulla trentina, ha riportato un trauma cranico ed è morto per le ferite. L’altro colono, il rabbino estremista Aharon Yehuda Ben Tofa, 46 anni, è in gravi condizioni ed è ricoverato nell’ospedale israeliano Hadassah. Anche due agenti di polizia, di 30 e 31 anni, sono stati leggermente feriti.

Secondo i primi rapporti, il tiratore ha aperto il fuoco con un mitra artigianale.

I media israeliani hanno affermato che un altro palestinese è fuggito dopo aver tentato di accoltellare agenti di polizia nella zona, ma altre notizie hanno affermato che l’uomo armato ha agito da solo e che l’attacco è ancora oggetto di indagine.

La polizia israeliana ha chiuso le porte e i cancelli della moschea di al-Aqsa e ha evacuato, dalla moschea e dalle strade della Città Vecchia, i coloni che al mattino avevano invaso il luogo sacro islamico.

Anche i fedeli musulmani e i dipendenti dell’Awqaf islamico sono stati costretti a lasciare la moschea.

Altre misure di polizia sono state prese in tutta la Città Vecchia e nei quartieri palestinesi circostanti, inclusa la chiusura di strade e le incursioni nelle case.

Il palestinese, che indossava abiti ebraici ultra-ortodossi, è stato identificato come Fadi Abu Shkhaydam, di Gerusalemme est.

Hamas ha assunto la paternità dell’operazione, che ha chiamato “Bab al-Silsila”, condotta da uno dei leader del movimento nel campo profughi di Shuafat, nel nord della Gerusalemme occupata: “Hamas accoglie suo figlio, l’eroe martire shaykh Fadi Mahmoud Abu Shkhaydam, leader del movimento nel campo di Shuafat, che ha condotto oggi l’operazione Bab al-Silsila nella Gerusalemme occupata”.

Abu Shkhaydam, 42 anni, aveva un master in diritto islamico e lavorava come insegnante nella scuola del campo e come predicatore nella moschea di al-Aqsa e in altre moschee gerosolimitane.