“Palestinesi all’estero”: l’aggressione contro al-Aqsa è una guerra contro il nostro popolo e la nostra nazione

Quds Press. Conferenza Palestinesi all’estero: “L’aggressione contro al-Aqsa è un atto di guerra contro il nostro il nostro popolo e la nostra nazione”.

La “Conferenza popolare dei palestinesi all’estero” (un’organizzazione internazionale indipendente) ha condannato l’aggressione dell’occupazione contro la Moschea di al-Aqsa e l’attacco contro i fedeli al suo interno.

La Conferenza ha definito l’attacco contro i palestinesi avvenuto a Gerusalemme e alla moschea di al-Aqsa durante il mese di Ramadan, “un atto di guerra infame contro milioni di musulmani e cristiani in tutto il mondo”.

In una dichiarazione, ricevuta da Quds Press, la Conferenza popolare ha invitato “la nazione araba e islamica ad assumersi le proprie responsabilità, per sostenere la lotta del nostro popolo e quindi la sua risposta alle forze di occupazione, contro i loro attacchi ai fedeli e le loro incursioni ad al-Aqsa, prima che sia troppo tardi”.

Nella dichiarazione si invita “le autorità arabe e islamiche internazionali, insieme a tutti gli amici della Palestina, a sostenere il nostro popolo e i nostri luoghi sacri in questo calvario. Chiediamo che il Consiglio di sicurezza dell’ONU si riunisca immediatamente per una sessione di emergenza, al fine di costringere l’occupazione a fermare il suo crimine contro il nostro popolo e la sua aggressione contro i fedeli della moschea di Al-Aqsa nella Gerusalemme occupata”.

Il Congresso del popolo ha anche chiesto “alle comunità palestinesi della diaspora e ai sostenitori della nostra causa di mobilitarsi, per la dignità del popolo palestinese. Denunciate l’aggressione dell’occupazione nelle strade e nelle piazze, per far sentire la voce del nostro popolo, la nostra Gerusalemme e i nostri luoghi santi, ed per esprimere la nostra sofferenza. Inoltre, si chieda ai governi dei vari paesi e ai loro politici di esercitare pressioni reali sull’occupazione per fermare l’aggressione contro la moschea di Al-Aqsa”.

Nella dichiarazione si afferma anche: “Questa escalation senza precedenti di violenze da parte dei coloni, sotto la protezione delle forze di occupazione, cerca di perpetuare la divisione temporale e spaziale della moschea di Al-Aqsa. Oltre a ciò, è lo stesso governo che sta portando avanti il programma e l’agenda degli insediamenti illegali, cercando anche di svuotare Gerusalemme dei suoi abitanti originari”.

Le forze di occupazione hanno preso d’assalto la sala di preghiera di Al-Qibli nella santa Moschea di Al-Aqsa la scorsa notte. Hanno aggredito coloro che si rifugiavano al suo interno, prima di evacuarla con la forza e arrestare dozzine di fedeli.

Traduzione per InfoPal di G.B.