Palestinesi condannano decisione israeliana di organizzare una maratona a Gerusalemme

Ramallah-InfoPal. Il ministero dell’Informazione palestinese di Ramallah ha considerato la decisione israeliana di organizzazione una maratona internazionale a Gerusalemme, all’inizio di marzo, “un tentativo di sfruttare lo sport per alterare la storia della città e completare i piani di ebraicizzazione in atto”.

In un comunicato stampa, il ministero ha ribadito che l’evento in questione “contrasta con il vero messaggio dello sport, quello di avvicinare i popoli, e viola le risoluzioni internazionali che considerano Gerusalemme, capitale della Palestina, un territorio sotto occupazione dal 1967, inoltre, organizzare la maratona in questione, infrange in modo palese le norme delle federazioni sportive internazionali”.

Il comunicato prosegue: “Il percorso della maratona, lungo 42 chilometri, è di gran lunga inferiore agli anni da cui la città giace sotto l’occupazione, al numero delle sue case demolite o minacciate di demolizione. Non può essere paragonato alle superfici dei terreni confiscati, al numero degli insediamenti edificati e nemmeno alla lunghezza del Muro dell’apartheid, all’ammontare delle tasse imposte arbitrariamente ai suoi abitanti o alla quantità dei piani che quotidianamente vengono attuati per ebraicizzare la città Santa e reprimere i suoi abitanti”.

Il ministero ha infine invitato gli atleti a riflettere a lungo sul messaggio dello sport, e rifiutarsi di “offrire il proprio contributo all’implementazione dei progetti di ebraicizzazione di Gerusalemme”.