Palestinian Airlines presto anche nel Golfo

Palestinian Airlines ha una flotta di tre velivoli e circa 100 dipendenti.

Betlemme – Ma’an. La compagnia aerea nazionale palestinese ha in programma di riprendere i voli tra ‘Amman (Giordania), al-‘Arish (Egitto) e la città saudita di Jeddah, sul mar Rosso: lo ha riferito ieri un rappresentante della compagnia.

Il capitano Ziad al-Beda, direttore generale di Palestinian Airlines, ha precisato di essere in attesa di una risposta ufficiale dei sauditi entro due giorni. Un suo collega si trova già in Arabia Saudita per coordinare e studiare la possibilità di ripristinare i voli tra al-‘Arish e Jeddah.

Al-Beda ha quindi ricordato che nel 2000 esisteva ancora un servizio regolare in entrambe le direzioni: l’ultimo volo, partito nel 2009, trasportava un gruppo di pellegrini.

Ha inoltre annunciato che il passo successivo sarà la linea al-‘Arish – Emirati Arabi Uniti.

La linea tra la città egiziana e ‘Amman è stata riabilitata lo scorso 9 maggio, e i voli partono regolarmente e non stanno incontrando ostacoli significativi, secondo al-Beda.

La piccola Palestinian Airlines ha una flotta di tre velivoli per un totale di circa 100 dipendenti. Lo staff include piloti, ingegneri e tecnici – tutti palestinesi – , opera nei pressi di al-‘Arish ed offre servizi di trasporto in Arabia Saudita durante la stagione annuale del pellegrinaggio islamico.

I mezzi utilizzavano come base l’aeroporto internazionale Yasser Arafat di Gaza, finché nel 2001 un divieto israeliano contro i voli commerciali palestinesi non costrinse gli aerei a rimanere a terra; successivamente, dei bombardamenti danneggiarono l’aeroporto. La compagnia fu fondata nel 1995, sotto la presidenza dello scomparso Arafat.

Secondo il direttore generale, la compagnia potrebbe fornire un gettito annuo di circa un milione di dollari all’Anp (Autorità nazionale palestinese) se operasse in maniera regolare. Ad ogni modo, continua al-Beda, la Palestinian Airlines non rappresenta tanto una fonte di finanziamento, quanto un segno della sovranità palestinese, poiché vola esponendo la bandiera della Palestina.