Città del Panama – MEMO e Quds Press. Le autorità panamensi hanno detenuto, giovedì sera, il presidente dell’Istituto Brasiliano-Palestinese (IBRASPAL), Ahmed Shehada, all’aeroporto internazionale di Tocumen e gli hanno sequestrato il passaporto brasiliano.
Shehada stava viaggiando in Colombia per partecipare alla seconda conferenza dell’Unione Palestinese in America Latina, che si tiene tra il 17 e il 19 marzo a Barranquilla.
Il sito Brasil 247 ha riferito che Shehada è stato interrogato dall’intelligence panamense, che non è riuscita a confiscargli il cellulare.
Secondo Brasil 247, ministri del governo del presidente brasiliano Lula da Silva hanno chiesto al ministero degli Esteri di contattare l’ambasciata brasiliana a Panama per aiutare Shehada, che è un cittadino brasiliano.
Dopo questi contatti, Panama ha deciso di deportare Shehada in Brasile.
Il vicepresidente dello IBRASPAL, Sayid Marcos Tenório, ha affermato che “lo stato di Panama è sotto occupazione statunitense. L’intelligence statunitense ed israeliana stanno prendendo di mira chiunque lavori contro le politiche imperialiste sioniste”.
Tenório ha aggiunto: “La presa di mira di Shehada, da parte di questo stato, è una misura assurda che viola i suoi diritti come cittadino brasiliano di origine palestinese”.
Ha sottolineato che le autorità brasiliane dovrebbero convocare l’ambasciatore panamense per chiedere chiarimenti sulla detenzione di un cittadino brasiliano.
In una dichiarazione, il Comitato panamense di solidarietà con il popolo palestinese ha condannato la detenzione di Shehada. Diversi altri gruppi e organizzazioni brasiliane hanno espresso solidarietà con Shehada.