Parlamentare palestinese della Knesset parteciperà alla FF3 per Gaza

 

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Gerusalemme-Afp. Ha generato sdegno tra la classe politica israeliana l’annuncio di lunedì di Basel Ghattas, parlamentare palestinese della Knesset, di volersi  unire alla nuova flottiglia diretta verso la Striscia di Gaza per forzare il blocco imposto da Israele.

Il membro della Lista Araba Unita ha generato dissenso dichiarando di voler affiancare altri parlamentari e persone di spicco provenienti da tutto il mondo nel nuovo tentativo di raggiungere Gaza via mare alla fine del mese.

In una lettera aperta, Ghattas ha dichiarato che l’obiettivo della flottiglia è di porre fine al blocco israeliano richiamando l’attenzione internazionale sulla situazione di un milione e ottocentomila Palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza «in condizioni vergognose, come in prigione» a causa di un assedio globale che rappresenta «una punizione collettiva e una violazione brutale della legge umanitaria internazionale». Inoltre, ha esortato le Forze militari di sicurezza israeliane affinché permettano alla flottiglia, con il suo carico di aiuti, di raggiungere la destinazione.

Secondo i mezzi di informazione israeliani, il ministro degli Esteri aveva dichiarato, in maggio, che Israele non avrebbe permesso a imbarcazioni non autorizzate di entrare nelle sue acque territoriali.

Il blocco della Striscia di Gaza è in vigore da nove anni e include il divieto totale per le imbarcazioni di entrare o lasciare le acque costiere dell’enclave.

Gli attivisti pro-palestinesi hanno cercato più volte di raggiungere la Striscia di Gaza via mare, ma sono stati bloccati dalla marina israeliana.

Nel maggio 2010, un attacco da parte delle forze israeliane a una flotilla di sei imbarcazioni è sfociato nel sangue causando la morte di dieci cittadini turchi e compromettendo le relazioni con Ankara.

Hanin Zoabi, parlamentare palestinese della Knesset, a bordo della nave durante l’incidente, era stata accusata pesantemente dalla classe politica israeliana di tradimento. Una simile accusa viene ora mossa a Ghattas.

«Un membro della Knesset che si unisce alla flottiglia, il cui scopo è aiutare l’organizzazione terroristica di Hamas, compie un gesto di estrema gravità», ha dichiarato il ministro per l’immigrazione Zeev Elkin, membro del Likud, il partito di destra al potere. «La legge israeliana non permette a un membro del parlamento di sostenere un’organizzazione terroristica», ha protestato in un’intervista alla Radio militare.

Secondo la vice-ministra israeliana Tzipi Hotovely, Ghattas, unendosi al tentativo di violare il blocco, dimostra di operare contro Israele. «Lo schieramento di un membro arabo del parlamento israeliano a fianco di coloro che lottano contro Israele è una dimostrazione dell’attività a servizio del nemico approfittando dell’immunità parlamentare», ha affermato domenica. Inoltre, ha dichiarato che il ministero degli Esteri sta lavorando ininterrottamente per impedire alla flottiglia di raggiungere le acque territoriali israeliane.

Una delle imbarcazioni coinvolte nell’operazione è il peschereccio svedese Marianne of Gothenburg, salpato venerdì sera dalla costa siciliana. Secondo gli organizzatori, la Marianne si unirà, nei prossimi giorni, alle altre navi della Freedom Flotilla III che cercherà di raggiungere Gaza prima della fine del mese.

Le condizioni della Striscia di Gaza, devastata dalle tre operazioni militari condotte da Israele nei territori occupati dal 2008, sono peggiorate con l’imposizione del blocco. Le restrizioni sull’ingresso dei materiali da costruzione hanno lasciato nella devastazione vaste aree e causato danni permanenti alle infrastrutture di base.

Traduzione di Silvia Durisotti.