I parlamentari britannici esprimono supporto per Ahed Tamimi, l’adolescente palestinese detenuta

MEMO. I membri del Parlamento inglese hanno espresso sostegno per Ahed Tamimi, la ragazza palestinese detenuta, sequestrata da casa sua a Nabi Saleh dalle forze di occupazione israeliane nelle prime ore di giovedì.
 
Una “Early Day Motion” presentata giovedì ha già raccolto le firme di una decina di parlamentari, tra cui la principale promotrice Philippa Whitford, e i co-promotori Kelvin Hopkins (Laburisti), Graham Morris (Laburisti), Tommy Sheppard (SNP), Hannah Bardell (SNP).
 
Il parlamentare conservatore Crispin Blunt, ex presidente del Comitato ristretto degli Affari esteri, è stato un altro dei sostenitori della mozione.
 
La mozione esprime ”profonda preoccupazione” dei parlamentari per il fatto che ”nelle prime ore del 19 dicembre un’unità della polizia di confine israeliana ha fatto irruzione nella casa della famiglia Tamimi, durante un raid notturno a Nabi Saleh e ha arrestato la diciassettenne Ahed Tamimi, portandola via per un interrogatorio”.
 
La mozione continua affermando che Ahed è ”presa di mira” dalle autorità israeliane ”poiché i suoi genitori sono attivisti protagonisti nella lotta popolare contro l’occupazione nel villaggio di Nabi Saleh”.
 
La mozione, inoltre, ”riconosce la realtà della repressione contro i comuni cittadini palestinesi e sottolinea la reazione sproporzionata a qualsiasi azione intrapresa da Ahed e rifiuta la pratica quotidiana degli arresti notturni e degli interrogatori dei minori da parte delle forze militari israeliane, che alimenta ulteriormente odio e divisione”.
 
I membri del Parlamento esortano ”il rilascio immediato e incondizionato” di Tamini e chiedono al Governo di ”esprimere rimostranze a Israele per le azioni portate avanti dalla potenza occupante,  non rese necessarie da effettivi problemi di sicurezza, sono in violazione delle leggi che disciplinano l’occupazione militare”.
 
La preoccupazione di Westminster per l’arresto di Tamimi si è manifestata dopo che il leader laburista Jeremy Corbyn si è espresso sul caso in questione, dicendo che la giovane palestinese ”non dovrebbe essere in prigione”.
 
In un video postato dal giornalista Clayton Swisher, Corbyn viene intervistato sul caso Tamimi dalla figlia di Swisher, di sei anni.
 
”Non dovrebbe essere in prigione poiché i bambini non dovrebbero mai essere in prigione”, ha risposto Corbyn. ”E se le persone si battono per i propri diritti, dovrebbe essergli permesso di farlo”.
Traduzione di Luna Ledi Prestint