Parlamentari palestinesi minacciano di dimettersi se dovesse passare una legge che permette alla Knesset di espellerli

357605CGerusalemme – Ma’an. Lunedì il presidente della Lista araba comune, Ayman Odeh, ha avvertito che lui e altri membri palestinesi della Knesset israeliana potrebbero dimettersi se un controverso disegno di legge che permetterebbe alla Knesset di espellere i parlamentari dovesse essere approvato la settimana seguente.

Il progetto di legge, che è stato approvato lunedì dal Comitato per la Costituzione, la legge e la giustizia della Knesset, può portare alla sospensione dei parlamentari dalle loro funzioni se votato da 90 parlamentari, ossia tre quarti del totale.

I parlamentari palestinesi hanno criticato la legge, affermando che è diretta solamente contro di loro.

Il disegno di legge è stato presentato al comitato costituzionale dopo che il comitato etico della Knesset aveva sospeso i parlamentari Hanin Zoabi, Basel Ghattas e Jamal Zahalqa per diversi mesi, in quanto avevano visitato le famiglie dei palestinesi uccisi mentre attaccavano degli israeliani.

Durante la sessione di lunedì del comitato costituzionale, Odeh ha dichiarato che la Knesset stava complottando contro i cittadini palestinesi di Israele e che, se il disegno fosse divenuto una legge, i parlamentari palestinesi sarebbero “usciti dalla Knesset lasciandola solo agli ebrei”.

Ha aggiunto che i politici israeliani stavano prendendo particolarmente di mira i membri del suo partito Balad, nonostante la loro opposizione all’uccisione di civili israeliani.

Odeh ha dichiarato che i parlamentari palestinesi avevano visitato le famiglie degli aggressori palestinesi uccisi solo per fini “ufficiali”. Ha affermato che i parlamentari palestinesi sono stati “eletti dal nostro popolo, non dalla destra di Israele”.

Il parlamentare palestinese Ahmad Tibi ha ribadito la minaccia di Odeh se dovesse passare la legge, che ha definito come l’equivalente legislativo dello slogan di destra “morte agli arabi”.

Ha aggiunto che “i parlamentari arabi non hanno provocato spargimenti di sangue”, al contrario di “coloro le cui mani sono macchiate di sangue e ne sono orgogliosi”, riferendosi nello specifico a Naftali Bennet, della Casa ebraica della destra, che in passato si vantava di uccidere palestinesi.

La pressione contro i parlamentari palestinesi ha messo a nudo una profonda spaccatura nella società israeliana, nella quale, secondo i gruppi per i diritti, i palestinesi – che costituiscono un quinto della popolazione di Israele – hanno affrontato esclusione sistematica per decenni.

La Lista araba comune è stata formata nel 2015, quando quattro partiti palestinesi si sono uniti per combattere per i diritti della minoranza palestinese, ma hanno dovuto affrontare la strenua resistenza della classe dirigente politica di Israele.

Gli ultimi sforzi contro i parlamentari palestinesi sono stati guidati personalmente dal primo ministro Benjamin Netanyahu, in quella che i critici hanno definito una “campagna demagogica”.

Traduzione di F.G.