“Il passaggio del controllo di Rafah all’ANP elimina ogni giustificazione israeliana per l’assedio su Gaza”

MEMO. Venerdì, il comitato popolare contro l’assedio israeliano a Gaza ha dichiarato che la consegna del controllo delle frontiere di Gaza all’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) elimina il pretesto israeliano per mantenere l’assedio sul territorio, secondo quanto ha riferito Anadolu.
 
“È obbligatorio che Israele rimuova il suo embargo e le sue restrizioni sulle frontiere”, ha detto il comitato, “e che faciliti il movimento di beni e persone e annulli l’elenco delle merci vietate”.
 
Secondo la dichiarazione del gruppo, l’80 per cento delle fabbriche della Striscia di Gaza ha interrotto la produzione o ha effettuato gravi tagli a causa dell’assedio. La disoccupazione è attualmente al 50 per cento e l’80 per cento della popolazione è nella povertà. “Queste sono statistiche spaventose”, ha aggiunto.
 
Il capo del comitato è il parlamentare palestinese indipendente Jamal Al-Khudari, che ha descritto l’assedio di dieci anni su Gaza come “illegale e paragonabile a una punizione collettiva”. Ha chiesto una campagna palestinese per far sì che la comunità internazionale svolga il proprio ruolo, obbligando l’occupazione israeliana a sollevare l’assedio sull’enclave.
 
Le autorità di occupazione israeliane hanno chiuso le frontiere di confine a Gaza dopo la vittoria di Hamas nelle elezioni palestinesi del 2006 e l’espulsione di Fatah dal territorio un anno dopo. Il mese scorso, Hamas e Fatah hanno firmato un accordo di riconciliazione, mediato dall’Egitto, e il controllo delle frontiere è stato consegnato all’ANP il 1° novembre, come parte dell’accordo.
Traduzione di F.H.L.