Pchr, 23° sessione del Consiglio per i diritti umani

PCHR Submits Written Statement to the 23rd Session of the Human Rights Council

In occasione della 23esima riunione del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, che si terrà a Ginevra dal 27 maggio al 14 giugno 2013, il Centro Palestinese per i Diritti Umani (PCHR) insieme all’Organizzazione Araba per i Diritti Umani e all’Associazione Internazionale dei Giuristi Democratici, presenterà congiuntamente una dichiarazione scritta intitolata “No justice or remedy for Palestinian victims in the Israeli legal system” (non c’è giustizia né rimedio per le vittime palestinesi del sistema legale israeliano). Ci si riferisce alle ingiustizie subite dai palestinesi a causa del sistema giudiziario israeliano che nega loro i diritti umani fondamentali.

Dall’inizio della sua occupazione dei territori palestinesi (oPt), Israele ha commesso diffuse e sistematiche violazioni del diritto internazionale, gravi infrazioni delle Convenzioni di Ginevra e crimini contro l’umanità. Tuttavia, secondo il PCHR che s’impegna per ottenere giustizia per le vittime del sistema giudiziario israeliano, la possibilità che Israele paghi per i crimini commessi, è minima. Diverse rettifiche a disposizioni legislative nonché varie decisioni giudiziarie, hanno creato degli ostacoli legali e procedurali che precludono la possibilità di condurre indagini efficaci. Di conseguenza, viene negato il legittimo diritto di ogni perseguitato dalla giustizia di ottenere un risarcimento, così come si crea una perdita considerevole di tempo e denaro.

In particolare, la dichiarazione scritta che s’intende presentare al Consiglio, mette in luce come il Corpo degli avvocati militari israeliani tratti in maniera prevenuta e di parte qualsiasi caso proveniente dai territori palestinesi occupati. Inoltre, il testo descrive i diversi ostacoli legali e procedurali posti dal sistema giudiziario israeliano ai danni delle vittime palestinesi a cui è negato il diritto di risarcimento.

Le informazioni contenute nella dichiarazione si basano sulla lunga tradizione del PCHR di fornire assistenza legale gratuita ai civili palestinesi, e derivano dalle diverse denunce penali e civili (richieste di risarcimento) presentate alle autorità israeliane in relazione a presunte violazioni del diritto internazionale.

In qualità di Stato, Israele non rispetta il suo dovere, ai sensi del diritto internazionale, di indagare e perseguire le presunte violazioni alle leggi internazionali e di garantire risarcimenti. Alle vittime palestinesi viene negata ogni forma di giustizia. Ciò ha portato allo sviluppo di una cultura dell’impunità, in cui a Israele è permesso di violare ripetutamente la legge senza ripercussioni. Dall’altra parte, le vittime attendono una giustizia che non arriva, e la mancanza di responsabilità permette così altre violazioni future.

Traduzione per InfoPal a cura di Elisa Ticinelli