PCHR: a luglio, Israele ha impedito lo spostamento da Gaza di 661 malati

MEMO. Il Centro palestinese per i diritti umani (PCHR) ha affermato che Israele ha continuato a imporre severe restrizioni ai movimenti della popolazione della Striscia di Gaza durante luglio, impedendo lo spostamento di 661 pazienti e riducendo le esportazioni del 42,2 per cento.

Il PCHR ha dichiarato martedì, nel suo rapporto mensile: “Le autorità di occupazione israeliane si rifiutano di consentire alla maggior parte dei residenti della Striscia di Gaza di andarsene o di rientrare attraverso il valico di Beit Hanoun (Erez), permettendo soltanto ai pazienti con gravi problemi di salute, sottoponendoli a un lungo e complicato processo e a rigorose misure di sicurezza, di ottenere i permessi transito”.

Durante il periodo coperto dal rapporto, le autorità israeliane hanno impedito il passaggio a 661 pazienti che erano stati deferiti agli ospedali israeliani o in Cisgiordania, compresa Gerusalemme occupata.

Secondo il rapporto, le autorità israeliane hanno giustificato il rifiuto di viaggio ai pazienti con vari pretesti.

Israele ha continuato a vietare l’esportazione di prodotti dalla Striscia di Gaza, fatta eccezione per quantità minime, principalmente prodotti agricoli.

Il rapporto ha dichiarato che le esportazioni di luglio hanno segnato un calo del 42,2 per cento rispetto allo scorso giugno.

Le autorità occupanti hanno inoltre continuato a imporre restrizioni alla fornitura di merci classificate come “prodotti a duplice uso”: ci sono 118 articoli a duplice uso contenenti diversi prodotti e materiali essenziali.