PCHR lancia l’allarme sull’impatto del blocco israeliano sull’importazione di attrezzature sanitarie a Gaza

Gaza – Palestine Chronicle. Domenica, il Centro palestinese per i diritti umani (PCHR) ha lanciato l’allarme sulle ripercussioni del divieto israeliano di ingresso di attrezzature e pezzi di ricambio sanitari nella Striscia di Gaza.

“È stato confermato che le autorità d’occupazione israeliane hanno vietato per dieci mesi l’importazione di nuovi dispositivi medici necessari per i servizi di radiologia negli ospedali della Striscia di Gaza”, ha affermato il PCHR.

“Le autorità israeliane hanno anche vietato l’importazione dei pezzi di ricambio necessari per la manutenzione di molti dispositivi sanitari rotti e fuori servizio, nonostante la loro importanza nella diagnosi delle malattie e nel trattamento dei pazienti”, ha aggiunto il gruppo.

Secondo il gruppo per i diritti umani, più di due milioni di persone nella Striscia di Gaza dipendono dalle strutture governative per l’assistenza sanitaria.

“Queste strutture sanitarie sono già sull’orlo del collasso a causa dell’embargo imposto da Israele negli ultimi 15 anni, e la situazione è stata esacerbata dall’impatto della divisione interna palestinese e dai litigi politici. Il risultato è un sistema sanitario fragile nella Striscia di Gaza, una carenza perpetua di farmaci e dispositivi medici essenziali e un numero insufficiente di professionisti sanitari specializzati”.

Il PCHR ha sottolineato che il divieto israeliano costituisce una violazione degli articoli 55 e 56 della Quarta Convenzione di Ginevra.

“Chiediamo alla comunità internazionale e all’Organizzazione Mondiale della Sanità di fare pressione su Israele per costringerlo a rispettare i suoi obblighi e per consentire l’ingresso di forniture mediche nella Striscia di Gaza, in particolare i dispositivi radiologici”.