Pchr: “Le forze israeliane fanno uso di forza eccessiva e uccidono 2 civili palestinesi a un check-point militare in Cisgiordania”

Pchr – Palestinian centre for human rights

Le forze israeliane fanno uso di forza eccessiva e uccidono 2 civili palestinesi a un check-point militare in Cisgiordania

In un uso eccessivo della forza, giovedì sera  7 novembre 2013, le forze israeliane hanno ucciso 2 civili palestinesi al check-point di Za’tara, a sud di Nablu , e al check-point Container, a nord est di Betlemme, in Cisgiordania.

Secondo le indagini condotte dal PCHR, verso le 18:00 di giovedì 7 novembre 2013, Bashir Sami Salem Habnain, 29  anni, del villaggio di Marka a sud di Jenin, viaggiava su un taxi da Ramallah a Nablus. Quando era a  20 metri dall’incrocio di Za’tara, a sud di Nablus, è sceso dal taxi e ha attraversato la strada principale. Aveva in mano una scatola di fuochi d’artificio, da cui  si sono accesi dei fuochi. Immediatamente, un soldato israeliano è sceso da una torre di osservazione militare e ha sparato direttamente a Habnain, uccidendolo con 7 proiettili alle gambe e alle cosce e un 8° entrato dalla schiena e uscito dal petto.

Le forze israeliane hanno tenuto  il corpo della vittima fino alle 03:00 di venerdì 8 novembre 2013, quando lo hanno consegnato al servizio di collegamento palestinese.

La vittima era un docente presso il dipartimento di moda alla Palestina Technical University (Kadoorie) a Tulkarem.

Le forze israeliane hanno affermato che  “Habnain aveva con sé una pistola lanciarazzi, da cui ha sparato ai soldati, così questi hanno risposto sparandogli, ed è stato immediatamente ucciso”.

Un video pubblicato su Youtube mostra un soldato israeliano che scende da una torre di osservazione militare israeliana a sud-est del check-point di Za’tara, e poi spara contro la zona a sud-ovest. Nel video si vedono altri 2 soldati venire dal posto di blocco. Anche secondo la versione israeliana, i militari avrebbero potuto utilizzare mezzi meno letali contro la vittima, come arrestarlo.

In un episodio simile, alle 21:30 circa, Isma’il Fu’ad Refa’ei al-Atrash, 25 anni, e suo fratello Anas, 23 anni, sono arrivati al check-point Container, a nord est di Betlemme, in viaggio da Gerico verso la loro casa a Hebron. Viaggiavano su un’auto civile guidata da Isma’il. Quando sono arrivati ​​al check-point, Isma’il ha rallentato per attraversare i dossi stradali. Anas ha aperto la porta ed è sceso, i soldati israeliani lo hanno ucciso con 2 proiettili al petto.

I soldati israeliani hanno tenuto il  corpo di Anas e lo hanno messo in un sacco di plastica vicino al check-point. I residenti della zona e alcuni membri della famiglia della vittima sono arrivati al check-point e sono scoppiati scontri con i soldati israeliani. Più tardi, la famiglia ha ricevuto il corpo di Anas.

Le forze israeliane hanno affermato che “il giovane ha tentato di pugnalare un soldato , così quest’ultimo gli ha sparato direttamente, uccidendolo”. Un operatore sul campo del PCHR a Hebron ha riferito di non aver potuto ottenere una dichiarazione dal fratello della vittima che lo accompagnava durante l’attacco, perché era sotto shock. Il PCHR continuerà ad indagare su questo crimine.

Il PCHR è profondamente preoccupato per tali crimini, che dimostrano ulteriormente un uso della forza eccessiva da parte delle forze israeliane contro i civili palestinesi. Pertanto, chiede alla comunità internazionale di adottare azioni immediate ed efficaci per porre fine a tali crimini e ribadisce la propria richiesta affinché le Alte Parti Contraenti della Quarta Convenzione di Ginevra del 1949 adempiano ai loro obblighi ai sensi dell’articolo 1, cioè, di rispettare e garantire il rispetto della Convenzione in ogni circostanza, e il loro obbligo, ai sensi dell’articolo 146, di perseguire i presunti colpevoli di gravi violazioni. Queste ultime costituiscono crimini di guerra ai sensi dell’articolo 147 della stessa convenzione e del Protocollo aggiuntivo (I) delle Convenzioni di Ginevra .

Traduzione di Edy Meroli