Pchr: nella Giornata della Terra, un palestinese ucciso e 63 feriti, tra cui 18 bambini

Pchr. Il Centro Palestinese per i Diritti Umani (Pchr) condanna l’uso eccessivo della forza da parte delle forze d’occupazione israeliane contro le dimostrazioni non violente organizzate dai civili palestinesi venerdì 30 Marzo 2012, per commemorare la Giornata della Terra.

L’uso eccessivo della forza da parte israeliana ha portato all’uccisione di un civile palestinese e al ferimento di altri 38, tra cui bambini, nella Striscia di Gaza mentre, in Cisgiordania 25 civili, compresi due bambini, sono stati feriti.
Inoltre, decine di palestinesi sono rimasti intossicati per aver inalato i gas lacromogeni o hanno riportato contusioni.

Il Pchr insiste sul fatto che le forze d’occupazione israeliane siano impegnate a fare pesante ricorso della forza contro le manifestazioni non violente organizzate dai palestinesi, allo scopo di ostacolarle. Il gruppo palestinese inoltre, invita la comunità internazionale a intervenire immediatamente per fermare questi crimini.

Nella Striscia di Gaza, a seguito della preghiera del venerdì, centinaia di manifestanti si sono radunati nelle vicinanze del checkpoint doganale ad ovest di Beit Hanoun (Gaza Nord), situato a 1,700 metri a sud del confine di Beit Hanoun (Eretz), per celebrare la Giornata della Terra. Un numero di palestinesi è riuscito a raggiungere le zone vicine al muro di cemento e alla strada di collegamento di Beit Hanoun la quale attraversa l’Ufficio di Collegamento palestinese (Palestinian Liaison Office 55), e alcuni di loro sono entrati nella zona industriale.
Le forze d’occupazione israeliane hanno sparato proiettili e candelotti lacrimogeni contro i manifestanti. Come conseguenza di questo attacco, Mahmoud Mohammed Zaqout, 19enne, di Beit Lahia, è stato ucciso da un proiettile che gli ha trafitto il collo. Inoltre, altri 33, tra cui 15 bambini, sono rimasti feriti; due in maniera grave.

Sempre a seguito della preghiera del venerdì, circa cento palestinesi si sono diretti verso la recinzione del confine tra la Striscia di Gaza e Israele (Territori palestinesi occupati nel ’48, ndr), ad est del villaggio di ‘Abasan (Khan Yunes Est). Qui hanno alzato la bandiera palestinese e hanno cantato slogan patriottici per commemorare la Giornata della Terra.
Raggiunta una zona a circa 100 metri dalla recinzione, un numero di manifestanti si sono spinti oltre nel tentativo di issarvi la bandiera palestinese, riuscendo nell’intento.
Le pattuglie delle forze d’occupazione israeliane, appostate aldilà della recinzione, hanno lanciato candelotti lacrimogeni e proiettili di metallo ricoperti di gomma contro i manifestanti. Di conseguenza, 5 civili, tra cui un bambino, sono rimasti feriti in maniera moderata.

In Cisgiordania, lo stesso giorno, centinaia di palestinesi si sono radunati presso la moschea di Bilal bin Rabah (la tomba di Rachele) all’ingresso settentrionale di Betlemme. Le forze d’occupazione israeliane hanno usato altoparlanti, hanno lanciato bombe assordanti e candelotti lacrimogeni contro i manifestanti. Come conseguenza, 12 palestinesi, tra cui 2 bambini, sono rimasti feriti, 2 in maniera grave.
1- Yusef al-Sharqawi, 63enne, è stato colpito alla schiena da un candelotto lacrimogeno, ha riportato ustioni e la frattura della gabbia toracica.
2- Ali Arafah, 20enne, è stato colpito al capo da un candelotto lacrimogeno, ed ha riportato una frattura al cranio.

Nel villaggio di Nabi Saleh, a nord-ovest di Ramallah, 6 manifestanti sono rimasti feriti durante la manifestazione settimanale che è stata dedicata, questa settimana, alla Giornata della Terra. Almeno 4 manifestanti sono rimasti feriti durante la maggiore manifestazione organizzata al checkpoint di Qalandia, all’ingresso nord di Gerusalemme, mentre altri 3 sono rimasti feriti durante una manifestazione organizzata da decine di palestinesi di fronte alla prigione israeliana di ‘Ofer, a sud-ovest di Ramallah.

Si dice preoccupato il Pchr e, nel condannare questi crimini, aggiunge quanto segue:
1- sottolinea come l’abuso della forza contro le manifestazioni non violente organizzate dai civili palestinesi sia diventata una politica sistematica delle forze d’occupazione israeliane, dimostrando un’indifferenza sfrontata per le vite dei palestinesi;
2- sostiene che Israele sia responsabile per il deterioramento della situazione Cisgiordania e nella Striscia di Gaza;
3- di fronte alla reiterata sfida posta dallo Stato di Israele e dalle sue forze d’occupazione alla IV Convenzione di Ginevra, Pchr ritiene che gli Stati contraenti la medesima Convenzione, promuovano una conferenza nella quale adottare provvedimenti immediati atti ad assicurare la protezione di civili e proprietà palestinesi nei Territori palestinesi occupati.

Traduzione per InfoPal a cura di Sofia Collu