Pchr. ‘Preoccupati per la vita del detenuto palestinese in sciopero della fame da 45 giorni’

Il PCHR è preoccupato per la vita del detenuto palestinese nelle carceri israeliano che è in sciopero dalla fame da circa 45 giorni.

Il Palestinian Centre for Human Rights (Pchr) è preoccupato per il deterioramento delle condizioni di salute di Khader Adnan, un detenuto nelle carceri israeliani, che è in sciopero della fame da circa 45 giorni. Il Pchr chiede alla comunità internazionale di fare pressione su Israele affinché si conformi al diritto internazionale e interrompa i sistematici trattamenti crudeli, inumani e degradanti nei confronti di Adnan e di altri detenuti palestinesi nelle prigioni e nelle strutture di detenzione israeliane.

Le Forze di occupazione israeliane (Foi) arrestarono Khader Adnan Mohammed Mousa, 33 anni, un leader del Jihad Islamico, del villaggio di ‘Arabba, a sud-ovest di Jenin, il 17 dicembre 2011.

Secondo la moglie, aveva dichiarato di essere in sciopero della fame in seguito al suo arresto, per protestare contro le condizioni inumane di detenzione. Il 31 dicembre 2011, era stato trasferito da al-Jalama alla struttura di detenzione di al-Ramla. L’8 gennaio 2012 è stato emesso un ordine amministrativo, che estende la sua detenzione di 4 mesi. Il 13 gennaio 2012 è stata prevista una sessione alla Ofer Court, a sud di Ramallah, per considerare un appello del suo avvocato contro l’ordine amministrativo, ma la sessione è stata aggiornata poiché Adnan non era presente.

Nel frattempo Adnan è ancora in sciopero della fame: assume solo piccole quantità di acqua e sale. Di conseguenza, le sue condizioni di salute sono peggiorate e lui è stato trasferito all’ospedale di al-Ramla il 29 gennaio 2012, dove è stato messo in isolamento. Gli è stata proibita qualsiasi visita da parte dei familiari; gli è stato permesso di chiamare la famiglia per soli 10 minuti. Lunedì 30 gennaio 2012, Adnan è stato portato alla Ofer Court in sedia a rotelle, perché le sue condizioni di salute si stavano deteriorando. A sua moglie non è stato permesso di assistere alla sessione della corte, e al suo avvocato è stato impedito di parlargli.

La sessione è stata aggiornata a mercoledì, 1° febbraio 2012. Di conseguenza, Adnan ha dichiarato che smetterà di bere acqua. Ciò potrebbe causare un ulteriore deterioramento delle sue condizioni di salute.

Il Pchr è preoccupato per la vita di Khader Adnan, che è stato detenuto nelle carceri israeliane, e
chiede alla comunità internazionale di fare pressione sulle Foi perché lo rilascino, in modo che non debba rischiare la vita;
Ripete l’appello alla comunità internazionale perché ponga fine ai gravi abusi sistematici contro i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane e nelle strutture di detenzione;
Enfatizza il fatto che la detenzione amministrativa è illegale e rientra nella categoria di arresto politico, costituendo una violazione del diritto del detenuto ad un equo processo, incluso il suo diritto a ricevere una difesa adeguata e ad essere informato delle imputazioni a suo carico.

Traduzione per InfoPal a cura di Giulia Sola