Pchr -Palestinian Centre for Human Rights. Comunicato stampa, 23 gennaio 2013.
Il Pchr esprime preoccupazione per gli ordini di comparizione e il fermo di alcuni giornalisti da parte del Servizio di sicurezza interna di Gaza, emanati nei giorni scorsi.
Il Pchr richiama il governo di Gaza al rispetto dei diritti di libertà di opinione e di stampa, garantiti dalla costituzione e dalle principali norme internazionali che regolano i diritti dell’uomo.
Secondo le indagini condotte dal Pchr negli ultimi giorni diversi giornalisti che lavorano per la carta stampata e altri mezzi di informazione, sono stati invitati a comparire dal Servizio di sicurezza interna sia a Gaza che nella Striscia centrale. Le case di alcuni giornalisti sono state perquisite e i loro computer sequestrati.
Lunedì 21 gennaio, alle ore 15 circa, agenti del Servizio di sicurezza interno hanno fatto irruzione e perquisito l’abitazione di Ashraf Jamal Abu Khseiwan, giornalista di 32 anni che lavora per il canale satellitare al-Ketab, a Deir al-Balah.
Alle ore 18.40 circa dello stesso giorno, gli agenti del Servizio di sicurezza interna si sono presentati a casa di Monir Jom’a al-Monirawi, 38 anni, giornalista che lavora per diverse agenzie di stampa. Al-Monirawi è uno dei responsabili della sezione di Gaza del Sindacato giornalisti, una costola del Sindacato giornalisti di Ramallah. Al-Monirawi è stato prelevato dalla sua abitazione di Deir al-Balah. Gli agenti del ISS hanno perquisito la casa e sequestrato alcuni documenti e un computer portatile.
Alle ore 23.00 circa dello stesso giorno, gli agenti del ISS hanno arrestato Mostafa Mohammed Meqdad, 34 anni, nel quartiere di al-Sheikh Redwan, a Gaza. Il giornalista lavora per il sito online della Gioventù di Fatah. Hanno sequestrato il suo computer. Contemporaneamente, nella parte ovest della città di Gaza, al campo profughi al-Shati, gli agenti del ISS hanno arrestato Jom’a Adnan Shawamra, 29 anni, giornalista della radio al-Hurriya.
Martedì 22 gennaio 2013, alle 22.00 circa, gli agenti del ISS hanno arrestato il giornalista Omar Mohammed al-Dahoudi mentre usciva dalla sede di un centro di informazione a Tal al-Hawa, a sud di Gaza. Hanno sequestrato il suo computer.
Mercoledì 23 gennaio 2013, alle 9.00 circa, Hussein Abdul Jawwad Karsou’, 37 anni, giornalista della Aswar Press online e Abdul Karim Fat’hi Hejji, 22 anni, anche lui giornalista, si sono presentati presso la sede centrale del ISS nel complesso militare Ansar dopo aver ricevuto un ordine a comparire. I due giornalisti, entrambe di Gaza, sono stati interrogati su questioni private e sulla natura della loro affiliazione politica. Rilasciati, sono stati invitati a ripresentarsi il 30 gennaio prossimo.
Alle 10.30 dello stesso giorno, il giornalista Amjdi Abdul Aziz Isleem, 29 anni, è stato arrestato dagli agenti del ISS che hanno fatto irruzione e perquisito la sua abitazione situata in prossimità del Jordanian Hospital, nel quartiere di Tal al-Hawa, a Gaza. Sono stati sequestrati il suo computer e un certo numero di documenti.
Successivamente ai fatti, il ministro degli Interni palestinese ha rilasciato un comunicato stampa dal titolo “Arrestati i sospettati di sabotare gli sforzi di riconciliazione”. Il comunicato stampa prosegue: “L’ordine a comparire presentato a diversi professionisti ha avuto il fine di accertarne la posizione in merito a questioni che minacciano la sicurezza della comunità […]” Il ministro ha poi aggiunto: “Queste persone non sono affatto giornalisti. Persino coloro che lavorano come tali, usano la professione come copertura per perseguire finalità sospette”.
Nel primo pomeriggio di oggi, il ministro degli Interni ha invitato i rappresentati delle organizzazioni per il rispetto dei diritti umani a Gaza a un incontro con il suo portavoce Islam Shahwan, il quale ha informato i presenti del rilascio in serata dei giornalisti arrestati.
Il Centro palestinese per i diritti umani esprime preoccupazione per i fatti avvenuti e:
- Richiama il governo di Gaza al rispetto del diritto di opinione e del diritto di libertà di stampa, garantiti dalla costituzione così come dalle principali norme internazionali che regolano i diritti dell’uomo;
- Richiama il Servizio di sicurezza interna palestinese ad attenersi alle procedure riguardo all’arresto di persone e alla perquisizione di abitazioni e a osservare quanto previsto dalle leggi palestinesi durante lo svolgimento delle loro funzioni; e
- Vuole oltretutto ribadire la libertà di quanti lavorano nel settore dell’informazione, secondo l’Articolo 27, paragrafo 2 della Legge fondamentale palestinese, e il diritto alla libertà di opinione, garantito dall’Articolo 19 della stessa.
Per ulteriori informazioni contattare l’ufficio di Gaza del Centro palestinese per i diritti umani, Striscia di Gaza, al +972 8 2824776 – 2825893
PCHR, 29 Omer El Mukhtar St., El Remal, PO Box 1328 Gaza, Gaza Strip. E-mail: pchr@pchrgaza.org, Webpage http://www.pchrgaza.org
Traduzione per InfoPal a cura di Valentina Iacoponi