Peace Now: costruzione negli insediamenti mai così intensa da 7 anni

insediamentiAn-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Un movimento della sinistra israeliana ha riferito di un forte aumento delle attività di costruzione negli  insediamenti della Cisgiordania, nel primo trimestre del 2013.

In un comunicato stampa, Peace Now afferma che “nonostante l’ostentato congelamento delle attività edilizie negli insediamenti, la costruzione in questi ultimi è proseguita senza interruzioni”, aggiungendo che tra gennaio e marzo 2013, 865 nuove unità abitative per coloni hanno visto la luce, praticamente il triplo dello stesso periodo dell’anno scorso.

Ha aggiunto che “dal confronto degli stessi dati con quelli relativi all’ultimo trimestre dello scorso anno (da ottobre a dicembre 2012), si scorge un aumento del 355%.

Peace Now ha aggiunto che nei territori del’48 (Israele), l’avvio di progetti di costruzione ha subito una flessione del 8,9 per cento, nonostante la crescente insoddisfazione tra gli israeliani, a causa dell’elevato costo degli alloggi. Nello stesso periodo, aggiunge l’organizzazione israeliana, i nuovi lavori di costruzione, avviati negli insediamenti della Cisgiordania, hanno registrato un’impennata del 176 per cento .

Citando i dati diffusi dall’Ufficio Centrale di Statistiche israeliano, il movimento riferisce che una gran parte delle nuove unità sono sorte negli insediamenti di Modi’in Illit (241 unità), e Beitar Illit (265 unità), oltre alle colonie ad est e ovest del Muro di separazione.

Peace Now ha sottolineato che “senza un vero congelamento delle attività negli insediamenti, la costruzione in questi ultimi continuerà a crescere rapidamente. Un qualsiasi governo impegnato nel raggiungere la pace, non dovrebbe permettere tali attività, che mettono a serio rischio le possibilità di raggiungere la pace”.

Secondo l’organizzazione, i dati in suo possesso “forniscono un’ulteriore prova della perseveranza del governo israeliano nel considerare prioritaria l’espansione degli insediamenti, e perseguire gli interessi dei coloni a spese della maggioranza degli israeliani”.

Infine, Peace Now ha osservato che “sebbene i coloni rappresentano solo il quattro per cento della popolazione, essi hanno visto crescere le nuove costruzioni del 176%, mentre il resto della popolazione, il 96 per cento degli israeliani, ha assistito ad una riduzione del 8,9% .