Peggiorano le condizioni dei detenuti palestinesi nelle carceri israeliane

Ramallah-Quds Press. Il centro dei diritti umani Palestinese ha sottolineato  che domenica 21 giugno è stato un giorno decisivo sulle condizioni dei detenuti nelle carceri israeliane, in particolare per i casi del segretario generale del Fronte popolare per la liberazione della Palestina – Fplp, Ahmed Saadat, e le condizioni del detenuto palestinese Khader Adnan in sciopero della fame per 47 giorni.

In un comunicato stampa, il centro al-Asra per gli studi sui Prigionieri ha spiegato che l’amministrazione carceraria israeliana ha concesso a Saadat un termine di tempo fino a domenica per rispondere alle sue richieste, innanzitutto la visita della sua famiglia, prima di dichiarare lo sciopero aperto della fame. Per ciò che riguarda Khader Adnan, dopo l’incontro con il dirigente della regione sud per l’amministrazione penitenziaria che li ha informati sullo stato critico della salute del prigioniero, che continua a rifiutarsi di mangiare, il Centro ha messo in guardia i rappresentanti dell’amministrazione penitenziaria della prigione di “Nafha” che non permetterà a nessuno di nuocere a Khader e che “non rimarremo senza fare niente se gli succedesse qualcosa di brutto. La nostra risposta sarà senza precedenti”.

Il centro ha confermato che “le condizioni dei prigionieri peggiorano. La tensione è pronta a esplodere in ogni momento” nel caso vengano ignorate le richieste dei detenuti e specialmente quelle di Saadat e Adnan.

Traduzione di Radia Boukortt