Peggiorano le condizioni del prigioniero palestinese affetto da cancro

956246319Tulkarem-PIC. Mutasam Raddad, un prigioniero palestinese 33enne affetto da cancro, ha iniziato a riscontrare debolezza nel suo sistema immunitario.

Raddad, in una lettera inviata ad un gruppo locale per i diritti umani, ha ammesso di vivere in una situazione di grande sofferenza a causa di un continuo sanguinamento intestinale e dolori molto acuti alle ossa.

Inoltre, secondo le sue dichiarazioni, il Servizio penitenziario israeliano (IPS) continua ad impedire le visite in prigione da parte dei familiari apparentemente per motivi di sicurezza, nonostante l’aggravarsi dei suoi problemi di salute.

Raddad è originario di Saida, un villaggio nei pressi di Tulkarem e attualmente sta scontando una pena di 20 anni di detenzione, iniziata il 12 gennaio 2006.

Durante la sua reclusione ha contratto un tumore intestinale che gli causa anemia e costante sanguinamento. A causa di questa situazione recentemente è diventato incapace di muoversi da solo.

Secondo le stime del Centro Studi dei prigionieri palestinesi, attualmente nelle prigioni israeliane sono detenuti circa 1000 palestinesi malati, di cui 24 affetti da cancro. Le associazioni per i diritti umani hanno condannato in modo unanime la negligenza con cui Israele si occupa delle condizioni di salute dei carcerati palestinesi.

Il Consiglio per le Relazioni Europee e Palestinesi (CEPR) ha denunciato che le misere condizioni in cui versano le prigioni israeliane hanno causato un peggioramento delle condizioni fisiche per un gran numero di prigionieri palestinesi.

Traduzione di Lorenzo D’Orazio