Pellegrinaggio a Mecca a rischio per gli abitanti della Striscia.

Gaza – Infopal

Yusef al-Mansi, ministro per gli Affari Religiosi nel governo di Ismail Haniyah, ha chiesto all’Egitto e all’Arabia Saudita di premere sul governo Fayyad e sull’occupazione israeliana per aprire il valico di Rafah perché i pellegrini della Striscia di Gaza possano partire per il pelligrinaggio a Mecca. E ha denunciato l’intenzione del governo Fayyad, a Ramallah, di far fallire il pellegrinaggio rituale, come è successo con l’umrah (il piccolo pellegrinaggio).

Secondo il ministro al-Mansi, il governo Fayyad tenta di impedire ai pellegrini di Gaza di partire per la Mecca, insistendo a farli transitare dal passaggio di Beit Hanoun, attraverso la Cisgiordania e poi la Giordania. E ha sottolineato che la partenza da Beit Hanoun è "una trappola, perché i pellegrini rischiano di essere arrestati. Inoltre, è un viaggio faticoso per gli anziani e i malati".

L’allarme è stato lanciato durante la seduta della Commissione di controllo e dei diritti umani del Consiglio Legislativo, svoltasi ieri per affrontare la discussione sulla questione dei pellegrinaggi hajj e umrah.

Al-Mansi ha spiegato che il protocollo firmato con il ministero per il Pellegrinaggio Saudita prevede che il 60% dei pellegrini palestinesi -gli abitanti della Cisgiordania- passi attraverso la Giordania, il 40%, gli abitanti di Gaza, attraverso l’Egitto, dall’aeroporto di al-Arish.

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