Pena scontata per ‘combattente illegale’. Autorità carcerarie estendono detenzione

Ramallah – InfoPal. Ra'ed Abu 'Abdallah Abu Mughasib è un palestinese di 29 anni, proveniente da Deir al-Balah, (Striscia di Gaza centrale) ed è uno dei “combattenti illegali”, cioè è uno di quei cittadini della Striscia di Gaza che, al tempo della guerra israeliana contro il territorio palestinese assediato (Piombo Fuso, 2008-2009), furono arrestati e sottoposti a uno status speciale.

Israele tentava in tal modo di sottrarli allo status di prigionieri di guerra come invece si dispone nella legislazione internazionale.

L'avvocato Fadi 'Abideen, impiegato presso il ministero dei Prigionieri, rende pubblico il caso di Ra'ed perché oggi, nonostante il palestinese abbia scontato la pena di sei anni e mezzo, le autorità carcerarie si rifiutano di liberarlo.

Nell'incontro con il suo assistito, l'avvocato è venuto a conoscenza dell'estensione di altri sei mesi per decisione di un tribunale di Beersheva (Bi'r es-Saba'). L'accusa si è avvalsa della segretezza sulle informazioni pertanto, non si presentano possibilità di appello per la difesa.

Il 24 marzo 2008, il Parlamento israeliano (Knesset) applicò questo codice per la prima volta, mentre lo status di “combattente illegale” è stato esteso a tutti i cittadini di Gaza arrestati sin dall'operazione “Piombo Fuso”.

La stessa legge fu applicata ai due libanesi Moustafa ad-Dirani e lo Shaykh 'Abdel Karim 'Obeid arrestati e tenuti sotto forma di ostaggio fino alla liberazione dell'aviatore israeliano Ron Arad.

Intanto, ai combattenti illegali di Gaza – detenuti in condizioni disumane – è vietato ricevere le visite dei familiari da quattro anni privandoli dei diritti basilari.

Fonte ministero dei Prigionieri

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