Per il quinto giorno, la polizia israeliana ha preso d’assalto al-Aqsa, scontrandosi con i fedeli

Gerusalemme/al-Quds-Quds Press. Questa mattina, giovedì, per il quinto giorno consecutivo, la polizia di occupazione israeliana ha preso d’assalto la moschea di al-Aqsa, per svuotarla dai fedeli musulmani prima dell’invasione dei coloni.
La polizia di occupazione ha sparato gas lacrimogeni e proiettili di metallo rivestiti di gomma per far uscire i fedeli dalla sala di preghiera al-Qibli con l’obiettivo di impedire ai difensori (murabitin) della moschea di rimanervi all’interno.
Tuttavia, molti fedeli sono rimasti dentro la sala al-Qibli, nonostante i gas lacrimogeni e i proiettili sparati contro di loro dalle forze israeliane, in un momento in cui la moschea di al-Aqsa è stata svuotata delle squadre di reporter.

I difensori della moschea, assediati all’interno della sala di preghiera al-Qibli, hanno preso di mira i coloni invasori con esplosivi, costringendoli a ridurre il percorso dell’incursione dalla Porta al-Mughrabi (la più vicina al Muro di al-Buraq) alla Porta al-Matahara (di fronte alla Cupola della Roccia), e poi per uscire dalla Porta al-Silsilah (nel portico occidentale della moschea).
La polizia di occupazione ha imposto, all’alba di oggi, restrizioni all’ingresso dei giovani palestinesi ad al-Aqsa e si è appostata ai cancelli della moschea, per impedire ai fedeli di entrarvi di nuovo.

Centinaia di coloni prendono d’assalto il complesso della moschea di al-Aqsa ogni giorno, da domenica scorsa, in coincidenza con la Pasqua ebraica, celebrata tra il 16 e il 22 aprile.