Riceviamo e pubblichiamo
PER NON DIMENTICARE SABRA E CHATILA
Ai primi di settembre del 1982 l’Onu ritirò dal Libano i 2.000 soldati Usa, francesi e italiani mandati per proteggere il ritiro delle forze dell’Olp da Beirut.
Il 14 settembre 1982 il neo-presidente libanese Bashir Gemayel, figlio di uno dei fondatori delle Falangi cristiano-maronite, alleate di Israele e in guerra con l’Olp (Organizzazione per la Liberazione della Palestina), venne ucciso in un attentato.
Il 15 settembre le truppe israeliane invasero Beirut Ovest, circondando i campi profughi di Sabra e Chatila, abitati da palestinesi fuggiti dalle loro terre durante la Nakba del 1948. I campi furono sigillati ermeticamente, e posti di osservazione vennero messi sui tetti degli edifici vicini.
L’indomani, verso sera, i miliziani falangisti entrarono a Sabra e Chatila e diedero inizio a un sistematico massacro di civili palestinesi, durato sino alla mattina di sabato 18. Il conto dei morti non è stato mai determinato con precisione: si va da alcune centinaia a 3.500.
SABATO 19 SETTEMBRE 2009
ORE 17: RITROVO IN VIA BAVENO 23 E VOLANTINAGGIO NEL QUARTIERE PER IL BOICOTTAGGIO DI ISRAELE
ORE 19.30: SPUNTINO CON CIBO PORTATO DAI PARTECIPANTI
PER AUTOFINANZIAMENTO DELLE INIZIATIVE
ORE 20.30
PROIEZIONE DEL FILM
VALZER CON BASHIR
DI ARI FOLMAN, 2008
V. BAVENO 23 TORINO
PRESSO IL CIRCOLOLO INTERNAZIONALISTA (aperto tutti i lunedi dalle 18 alle 20)