Perché i prigionieri palestinesi sono in sciopero della fame

Memo. Perché i prigionieri palestinesi sono in sciopero della fame

  1. – La questione dei prigionieri palestinesi è una delle conseguenze peggiori dell’occupazione israeliana. Dal 1967, oltre 700mila palestinesi, il 20% della popolazione della Cisgiordania e della Striscia di Gaza occupate, sono stati arrestati. Questa cifra rappresenta approssimativamente il 40% di tutta la popolazione maschile palestinese nei territori occupati.
  2. – Oggi, ci sono circa 6000 prigionieri in 17 carceri israeliane e centri di detenzione. Comprese sei donne e oltre duecento minori.
  3. – 330 palestinesi sono stati trattenuti in detenzione amministrativa senza che siano state avviate accuse formali contro di loro in una corte di giustizia. 28 membri eletti del parlamento, e tre ex ministri rientrano in questa categoria.
  4. – Israele al momento sta tenendo tutti questi prigionieri palestinesi lontano dalle loro case e fuori dal territorio occupato. Questo costituisce un’evidente violazione della “Quarta Convenzione di Ginevra relativa alla Protezione dei Civili in tempo di guerra”. L’articolo 76 della Convenzione recita:

“Le persone protette accusate di reati saranno detenute nel paese occupato, e se condannate, dovranno scontarvi la loro pena”.

L’articolo 49 recita:

“I trasferimenti forzati, di massa o individuali, come pure la deportazione di persone protette fuori dal territorio e a destinazione della Potenza Occupante o di quello di qualsiasi altro stato, occupato o no, sono vietati, qualunque ne sia il motivo”.

  1. – L’articolo 32 vieta esplicitamente “omicidio, tortura, punizioni corporali e ogni altra brutalità compiuta da agenti civili o militari”. Dal 1967, 202 prigionieri palestinesi sono morti mentre venivano torturati nelle prigioni israeliane.
  2. – Israele processa sistematicamente i palestinesi di fronte alle corti militari, nessuna della quali rispetta gli standard più basilari della legge internazionale; in particolare le leggi relative al trattamento dei prigionieri di guerra e dei popoli sotto occupazione.
  3. – Alla luce di quanto sopra, adesso ci sono delle segnalazioni per l’accusa dei funzionari israeliani a un tribunale internazionale.

Traduzione per InfoPal a cura di Giovanna Zagami