
Da Palestine Chronicle. L’ex-primo ministro ed attuale ministro degli Esteri della Svezia, Carl Bildt, è stato l’ultimo alto funzionario europeo ad aggiungersi a coloro che criticano l’Apartheid israeliano in Palestina.
Bildt, che è anche il co-Presidente del Consiglio europeo per le Relazioni estere e l’Inviato speciale dell’Organizzazione mondiale della Sanità per l’ACT-Accelerator, ha dichiarato che Israele sta “deragliando pericolosamente”, dopo la sua partecipazione alla conferenza annuale di Herzliya, svoltasi il 22-23 maggio.
La conferenza di Herzliya è un summit annuale tenuto presso il Centro Interdisciplinare di Herzliya, Israele, per discutere questioni di sicurezza e politiche di stato.
Quest’anno, la conferenza si è svolta con il tema “Visione e strategia in un’era di incertezza”.
Tuttavia, Bildt non è rimasto impressionato dalle discussioni della conferenza per quanto riguarda l’occupazione israeliana della Palestina. L’alto funzionario dell’UE ha twittato mercoledì 24 maggio:
“Ottime discussioni alla conferenza di Herzliya, ma l’assenza di menzione della questione della 🇵🇸 (Palestina) mostra che 🇮🇱 (Israele) non ha una politica degna di tale nome su una delle questioni più critiche per il suo futuro. Non credo che 🇮🇱 (Israele) possa sopravvivere a lungo termine come uno stato d’Apartheid completo. Sta deragliando pericolosamente”.
https://twitter.com/carlbildt/status/1661346386158272515
Le critiche all’Apartheid israeliano in Palestina stanno crescendo in società che tradizionalmente sono state considerate pro-Israele.
La diga di questa critica è stata aperta da rapporti devastanti delle principali organizzazioni internazionali per i diritti umani, Human Rights Watch e Amnesty International, nonché dal principale gruppo per i diritti in Israele, B’tselem.
Queste organizzazioni e molte altre hanno definito Israele un regime d’Apartheid, chiedendone lo smantellamento come prerequisito per una pace giusta in Palestina.
Traduzione per InfoPal di F.L.