
Gaza – The Palestine Chronicle. Due mesi dopo l’accordo di cessate il fuoco a Gaza del 17 gennaio 2025, il movimento di resistenza palestinese, Hamas, ha annunciato la morte di diversi leader governativi nella Striscia di Gaza in seguito alla ripresa delle operazioni militari da parte di Israele, il 18 marzo 2025.
I dirigenti uccisi includono: Issam al-Daalis, capo del comitato di follow-up governativo; Ahmed al-Hatta, vice-ministro della Giustizia a Gaza; il maggiore generale Mahmoud Abu Wafteh, vice-ministro degli Interni; e il maggiore generale Bahjat Abu Sultan, direttore del servizio di sicurezza interna.
Israele ha ripreso la sua guerra in diverse parti di Gaza con un’operazione militare denominata “Orgoglio e spada”, sostenendo di aver preso di mira Hamas. Gli attacchi hanno causato l’uccisione di oltre 400 palestinesi e ne hanno feriti centinaia. Hamas ha ritenuto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu pienamente responsabile delle conseguenze dell’aggressione a Gaza.
L’Israeli Broadcasting Authority (KAN) ha riferito che l’aeronautica militare israeliana ha lanciato un’ondata di attacchi in tutta Gaza. Ha aggiunto che Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno impartito ordini all’esercito israeliano di agire con la forza contro Hamas a Gaza.
Il sito web di notizie Axios ha citato l’ufficio di Netanyahu che conferma che Israele ha ripreso le sue operazioni militari a Gaza “dopo che Hamas ha ripetutamente respinto il ritorno dei nostri ostaggi e rifiutato offerte di mediazione”.
Gli attacchi, che hanno preso di mira in gran parte i rifugiati nei campi profughi in tutta la Striscia, sembrano essere una risposta all’insistenza di Hamas nell’aderire all’accordo di cessate il fuoco originale, firmato tra la Resistenza palestinese e Israele e mediato da Stati Uniti, Egitto e Qatar.
Queste sono alcune delle figure chiave del governo uccise da Israele.
Bahjat Abu Sultan.
Bahjat Abu Sultan era il direttore generale dei servizi di sicurezza interna di Hamas.
Ha ricoperto vari ruoli all’interno del ministero degli Interni di Gaza.
Issam al-Daalis.
Nato nel 1966 nel campo profughi di Jabaliya, nella Striscia di Gaza nord-orientale, Issam al-Daalis proviene da una famiglia etnicamente ripulita dalla città di Ashdod, che fu sequestrata dalle bande sioniste nel 1948. È cresciuto nel campo di al-Nuseirat nella Gaza centrale, si è sposato e ha avuto sei figli.
Al-Daalis ha lavorato come vicedirettore presso l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA), dove è stato anche membro del sindacato del personale dell’agenzia e responsabile del settore dell’insegnamento. Ha lavorato come consigliere politico dell’ex-leader di Hamas Ismail Haniyeh dal 2012 al 2014 ed è stato membro dell’ufficio esecutivo di Hamas tra il 2009 e il 2013. Ha guidato il settore finanziario ed economico del movimento e ha ricoperto la carica di vicepresidente dell’ufficio politico di Hamas dal 2012 al 2020.
A marzo 2020, al-Daalis è stato eletto all’ufficio politico di Hamas a Gaza e ha assunto la responsabilità del settore dei media. In seguito si è dimesso da questo ruolo dopo che il Consiglio legislativo palestinese lo ha nominato capo del Comitato di follow-up del governo nel giugno 2021.
Mahmoud Abu Wafta.
Una delle figure più importanti di Hamas, Mahmoud Abu Wafta, ha svolto un ruolo centrale nelle decisioni politiche e di sicurezza dell’organizzazione. Ha ricoperto la carica di viceministro degli Interni a Gaza.
Abu Wafta è stato determinante nella gestione degli affari di sicurezza a Gaza, in particolare durante i periodi di escalation militare israeliana. Ha supervisionato il mantenimento della sicurezza e dell’ordine, coordinato le operazioni di sicurezza all’interno di Hamas e garantito la continuità della vita quotidiana per i residenti di Gaza, rendendolo un obiettivo primario per le forze israeliane.
Nel gennaio 2025, prima della ripresa delle operazioni militari israeliane, Abu Wafta ha visitato le strade di Gaza, ispezionando lo spiegamento delle forze di sicurezza interna come parte di un piano per rafforzare la sicurezza dopo una guerra lunga 471 giorni.
Ahmed al-Hatta.
Ahmed Omar al-Hatta, noto come “Abu Omar”, ha conseguito un master in giurisprudenza e ha ricoperto il ruolo di preside del Rabat Police College di Gaza. Nel dicembre 2021 è stato nominato viceministro della giustizia a Gaza, succedendo al giudice Mohamed al-Nahal.
Hamas ha annunciato la morte di al-Hatta insieme a diversi altri leader del governo a causa degli attacchi aerei israeliani su Gaza a marzo del 2025. Fonti hanno rivelato che al-Hatta è morto con la moglie Fatima e i figli Yasra, Omar, Huda, Hagar, Janan e Banan.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.