Gaza – Infopal
Centinaia di barche palestinesi sono ormeggiate nel porto di Gaza, bloccate dall’assedio, e dalla conseguente mancanza di carburante, e dalle cannonate delle navi da guerra israeliane che pattugliano la costa.
Attualmente, oltre 400 pescatori non possono pescare, a causa della mancanza di carburante (quello disponibile ha prezzi troppo alti) e dei pezzi di ricambio per le barche danneggiate dai colpi dei cannoni israeliani. La pesca era l’unica risorsa per quell’area sempre più depressa e disperata.
Il presidente dell’Associazione dei Pescatori, Abu Hani Al-‘Asi, ha dichiarato che più di 300 imbarcazioni sono ferme al porto. "Sono padre di una famiglia di 9 figli, ognuno dei quali ha, a sua volta, 7 o 8 bambini. Non posso più guadagnare per mantenerli. Senza carburante non posso lavorare".
L’Associazione si è poi rivolta ai paesi arabi e alle organizzazioni umanitarie affinché intervengano per porre fine alla crisi in cui versa la Striscia di Gaza.
(Fonte: Maan News)