Pescatori di Gaza protestano contro assedio israeliano

Gaza – MEMO. Domenica, decine di pescatori palestinesi hanno organizzato una protesta contro il continuo embargo israeliano a Gaza e contro l’aggressione dell’occupazione contro l’industria ittica, secondo quanto riferito da Anadolu.

Il Sindacato dei pescatori di Gaza ha organizzato la manifestazione, che ha avuto luogo nel porto ad ovest della Città di Gaza.

I pescatori reggevano dei manifesti con la scritta: “È mio diritto muovermi liberamente… Sì alla fine dell’assedio”. Hanno anche usato la bandiera della Palestina.

Il capo del Sindacato dei pescatori, Nizar Ayyash, ha dichiarato: “Manifestiamo, oggi, per esprimere il nostro rifiuto verso l’assedio marittimo israeliano imposto a Gaza, nonché contro le ripetute violazioni israeliane contro i pescatori”.

Ayyash ha affermato che navigare solo entro le sei miglia nautiche in mare non è sufficiente per ottenere abbastanza pesce per aiutare i pescatori a guadagnarsi da vivere o per fornire abbastanza cibo ai consumatori.

All’inizio dell’ultima offensiva israeliana su Gaza, l’11 maggio, Israele ha chiuso completamente l’accesso al mare. Dalla fine dell’offensiva, il 21 maggio, Israele ha permesso l’acesso al mare solo entro le sei miglia nautiche.

“Le violazioni israeliane contro i pescatori palestinesi sono continue”, ha detto Ayyash, sottolineando che tra gli abusi ci sono le aggressione con armi da fuoco, l’arresto dei pescatori e la confisca o affondamento dei pescherecci.

Secondo gli accordi di Oslo raggiunti tra Israele e l’OLP, i pescatori palestinesi (circa 4500 gazawi) possono navigare fino a 20 miglia nautiche.

Dal 2006, quando Israele ha imposto il suo assedio marittimo, aereo e terrestre, i palestinesi non sono stati in grado di navigare oltre le 12 miglia nautiche dalla costa.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.