Israele confischerà 1.250 acri di terra nella Cisgiordania occupata

Memo. Le autorità israeliane hanno notificato ai palestinesi che vivono nel nord dei territori cisgiordani occupati i loro piani di confisca di 1.250 acri di terra per la costruzione di ulteriori colonie illegali.

L’agenzia stampa palestinese Ma’an ha segnalato che le confische di terra, annunciate questo sabato, sembrano essere retroattive, legalizzate sotto il codice civile israeliano, poiché su gran parte di queste terre si era già edificato.

Secondo la legge internazionale, tutte le colonie israeliane nella Cisgiordania occupata sono illegali ma, a differenza dalle colonie ufficiali, gli avamposti sono stati costruiti senza l’autorizzazione del governo israeliano e su terre normalmente occupate da israeliani di estrema destra.

Il gruppo israeliano per i diritti umani Yesh Din ha affermato, a febbraio, che il governo israeliano ha approvato o sta per approvare un quarto degli avamposti che non erano stati autorizzati in precedenza, a partire dal 2012.

A marzo, Israele ha dichiarato “terre statali” 580 acri di terra a Jericho, a scopo di costruzione e di turismo coloniale, segnando il più grande sequestro di terre dal 2014.

Sia gli Stati Uniti che le Nazioni Unite hanno criticato il sequestro di Jericho, affermando che ciò ha danneggiato le prospettive di pace tra Palestina e Israele.