Pianificato l’insediamento di 100 mila coloni nel Golan in 5 anni

Al-Nasirah (Nazareth) – Quds Press. Fonti informative ebraiche hanno rivelato che nella giornata di domenica 7 giugno, Naftali Bennett, il ministro dell’Istruzione del governo di occupazione, ha rivolto un appello per intensificare l’insediamento ebraico nelle alture del Golan.

Nell’edizione di lunedì 8 giugno, il quotidiano ebraico Yedioth Ahronoth riferisce le parole di Bennett pronunciate in un discorso: “L’obiettivo è di insediare 100 mila ebrei nel Golan nell’arco di 5 anni [ma è necessario] che i leader del mondo libero riconoscano l’appartenenza di quel territorio a Israele”. Ha continuato: “Se avessimo abbandonato il Golan, i terroristi dell’Isis adesso avrebbero raggiunto il lago di Tiberiade ed è per questa ragione che mi appello a tutti gli stati del mondo per sostenerci e riconoscere l’appartenenza del Golan ad Israele. È giunto il momento di mettere in atto la giustizia e di opporsi alle forze islamiche estremiste. La questione è: Israele o l’Isis, ovvero, a favore di una democrazia che elegge i propri capi o di un’organizzazione estremista che taglia le teste”.

Bennett sostiene che le alture del Golan siano divenute parte integrante dello stato di Israele a partire dalla Guerra dei sei giorni (1967), riferendo che nel 1981 Menachem Begin, il capo di stato di allora, fece approvare la legge con cui ufficializzava l’annessione delle alture del Golan. Cominciò quindi ad applicare la legge israeliana sul territorio e a imporvi una giurisdizione militare per un periodo di 14 anni. Di lì a poco, il mondo si sollevò e Israele fu sommerso dalle critiche. “Fino ad oggi non c’è una sola nazione che riconosca il Golan come parte integrante dello stato di Israele. Mentre riguardo a quel che il mondo chiama Cisgiordania, potremmo convenire soltanto di essere in disaccordo”.

Bennett mette in guardia contro il fatto che “il mondo cerca ancora di promuovere programmi utopistici la cui realizzazione condurrà ad un aumento del terrorismo, poiché tuttavia nel Golan è vietata l’attività della produzione agricola. Vi sembra logico?

“A chi vogliono che consegniamo il Golan? Al fronte al-Nusra, all’Isis o a Bashar al-Asad che continua a perpetrare stragi contro il suo popolo?”

Traduzione di Eleonora Di Vincenzo