‘Piano maestro’ per Gerusalemme: prevista l’espulsione degli ‘arabi’

Imemc. Sulla linea dei piani maestri del 2006 e del 2008, la Commissione per la pianificazione su Gerusalemme in seno al Ministero dell'Interno israeliano ha pubblicato il testo di un nuovo “piano maestro”, che potrebbe essere approvato nelle prossime settimane.

Il piano include l'espulsione su larga scala dei palestinesi da Gerusalemme est e il loro rimpiazzo con quartieri ebraici e centri turistici. Persino le aree che in precedenza erano state designate come “aree verdi” (Ir David è una di queste), per giustificare la cacciata degli arabi dalle loro case, sono state ri-designate come insediamenti ebraici.

Il progetto sarà soggetto a commento pubblico per un periodo di 60 giorni, dopo di che sarà varato, e il governo israeliano lo applicherà in ogni sua parte. I palestinesi coinvolti non hanno però voce in capitolo, non avendo rappresentanti nel governo israeliano o nel processo di pianificazione.

Il nuovo piano maestro per Gerusalemme segna un clamoroso passo indietro rispetto ai precedenti tentativi israeliani di congelare parzialmente le colonie: esso implica infatti la vasta espansione di queste in terra palestinese. Il governo Usa aveva richiesto uno stop alle colonie l'anno scorso, ma ha poi cessato d'insistere quando l'esecutivo israeliano ha rifiutato di aderirvi.

Gran parte dello sviluppo degli insediamenti dovrebbe aver luogo a Gerusalemme est, dove risiede la maggioranza dei palestinesi della città contesa. Quest'area si trova inoltre a est della “Linea verde”, il confine tra Israele e Palestina nel 1967. Le associazioni umanitarie sia israeliane che palestinesi evidenziano come il progetto violi la legge internazionale e gli accordi firmati tra i due popoli, nonché il piano della “Road Map”, tracciato nel 2000 per porre fine al conflitto.