'Piena solidarietà alla senatrice Alima Boumedien-Thiery'

Riceviamo dal Forum Palestina e pubblichiamo.

Solidarietà ad Alima Boumedien-Thiery:
Milano, lunedì 11 ottobre, ore 17.30 presso il Consolato francese, via
Mangili, 1 
Roma, lunedì, 11 ottobre, ore 17.30 presso l'ambasciata francese, piazza Farnese

Pieno sostegno alla campagna di Boicottaggio Sanzioni e Disinvestimento nei
confronti di Israele e per la Palestina libera 

Il movimento di Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni  contro l’economia
di guerra e l'apartheid israeliana  è stato messo sotto processo in Francia
per la seconda volta. Giovedi 14 ottobre la Senatrice Alima Boumedien-Thiery
sarà chiamata sul banco degli imputati  con l’accusa di “istigazione
all'odio razziale” e “discriminazione contro la nazione israeliana”. 

Questo processo  ha luogo mentre, nonostante la complicità dell’Unione
Europea e degli Stati Uniti nei confronti di Israele, sta crescendo in tutto
il mondo un movimento di condanna e di pressione contro la politica razzista
e la pulizia etnica israeliana, un movimento che si esprime anche attraverso
lo strumento del Boicottaggio dell’economia di guerra israeliana. 

Molti sono i musicisti, gli attori di fama internazionale come Carlos
Santana, Elvis Costello, Scott Heron, Gorilla'z, Dustin Hoffman solo per
citarne alcuni, hanno ritirato la loro partecipazione ai festival promossi
dalle istituzioni israeliane nella Palestina occupata, mentre intellettuali,
artisti e docenti  israeliani che hanno apertamente sostenuto le tesi
sioniste e colonialiste israeliane sono stati “accolti” da partecipate
contestazioni e  azioni di boicottaggio in ogni angolo del vecchio
continente. 

La politica israeliana attraverso  la pratica del terrore e dello spregio
del diritto internazionale sta determinando nella coscienza generale la
necessità di dare una pace giusta, una terra dai confini certi e rispettati
al popolo Palestinese. L’equazione antisionismo uguale antisemitismo è
giustamente respinta come immorale e in difesa della politica colonialista
dello stato di Israele. 

L’affermazione del movimento BDS nato in Palestina preoccupa molto i
sionisti dentro e fuori Israele, tanto che il governo israeliano ha
richiamato all’appello le lobbyes sioniste perché facciano pressione sui
propri governi affinché il Boicottaggio sia perseguito per legge, magari
utilizzando l’accusa di antisemitismo. 

La repressione contro gli attivisti della campagna BDS è in piena escalation
in Francia con processi contro gli attivisti ed ora con la
persecuzione/intimidazione della senatrice Alima Boumedien-Thiery, che un
anno fa ha partecipato ad un'azione BDS nella regione di Parigi e che
supporta attivamente la campagna BDS. Il suo processo è previsto giovedì 14
ottobre a Pontoise (Nord di Parigi). 

Il querelante, Sammy Ghozlan, è un noto lobbista sionista sostenuto nella
sua azione dal  governo francese. Il governo Fillon  sta facendo pressioni
sulla magistratura affinché i giudici francesi condannino  i militanti del
movimento BDS. Sammy Ghozlan ha intentato più di 80 denunce per razzismo, è
un fanatico che scrive articoli deliranti sui siti dei coloni israeliani non
solo contro i palestinesi ma anche contro il giudice internazionale Richard
Goldstone definito una “merda” e un “bastardo” ed è riuscito a paragonare
Obama al Faraone che “rese schiavi gli ebrei”. 

Questo processo riguarda una compagna, una senatrice democratica ed è quindi
l'intero movimento internazionale per il BDS che rischia di perdere con lei
un membro del parlamento e il diritto a farla rieleggere in caso di
condanna. Molti complici dei crimini di guerra israeliani sarebbero felice
di sbarazzarsi di lei, perché Alima è attiva su molti fronti “scomodi”, come
la questione degli immigrati, dell'islamofobia, della situazione dei
prigionieri, e di ogni tipo di discriminazione e legge repressiva. Alima da
membro del Parlamento Europeo nel 2002, ottenne un voto a favore della
sospensione degli accordi commerciali fra Europa e Israele .La difesa di
Alima è una battaglia di solidarietà e insieme di agibilità politica che va
aldilà dei confini francesi e che rischia di essere un precedente per
l’intera Europa.

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