Più del 70% dei palestinesi del ’48 rifiuta il servizio civile israeliano

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Un sondaggio del Centro Mada al-Carmel per la ricerca sociale, condotto nei territori palestinesi del ’48, ha rivelato che la maggior parte dei giovani palestinesi respinge l’idea di svolgere il servizio civile, con cui le autorità israeliane cercano di “coinvolgere i palestinesi”.

Il centro ha riferito che i risultati dell’indagine dimostrano che oltre il 70 per cento dei giovani palestinesi si oppone al servizio civile, mentre circa il 25 per cento lo accetterebbe.

Dal canto suo, il Comitato di sorveglianza palestinese, formato dall’Associazione araba per i diritti umani, l’organizzazione della gioventù araba e il gruppo di solidarietà e volontariato, ha affermato che “i giovani palestinesi sono ancora attaccati ai loro principi e si rifiutano di assolvere il servizio civile israeliano”.

In un comunicato stampa diramato mercoledì 13 febbraio, il comitato ha dichiarato: “Nonostante i grandi investimenti, le campagne mediatiche e gli enormi sforzi atti a migliorare l’immagine del servizio civile agli occhi dei nostri giovani, questi ultimi continuano a rifiutarlo”.

Il comitato ha spiegato che le autorità israeliane, e attraverso le scuole e i media, cercano di diffondere l’idea che il servizio civile sia un progetto di interesse per i giovani e la comunità, mentre in realtà “esso serve a spianare la strada per il reclutamento degli arabi nelle fila dell’esercito israeliano, addomesticarli e cancellare la loro identità nazionale palestinese, per creare un individuo arabo- israeliano coerente con i progetti dell’occupazione”.