Polizia israeliana invade area di preghiera di Bab al-Rahma

Gerusalemme occupata – WAFA. Lunedì pomeriggio, la polizia israeliana ha invaso l’area di preghiera di Bab al-Rahma, all’interno del complesso della moschea al-Aqsa di Gerusalemme.

Il Dipartimento dei beni religiosi islamici di Gerusalemme (Waqf) ha affermato che la polizia si è introdotta nel sito islamico e ha scattato delle foto, provocando i fedeli palestinesi all’interno.

Nel 2019, la tensione aumentò in questa area del complesso della moschea, quando la polizia israeliana chiuse l’ingresso con catene e lucchetti, una decisione che venne percepita dai musulmani palestinesi come un presagio della divisione del complesso della moschea e dell’assegnazione della sezione orientale ai coloni.

I fedeli palestinesi protestarono contro la chiusura e alla fine Bab al-Rahma, che era stata chiusa dagli israeliani nel 2003, venne riaperta, e i musulmani tornarono ad utilizzarla come area di preghiera.

I coloni ebrei messianici sperano di stabilire una maggiore presenza sul sito della moschea di al-Aqsa, tra i più importanti santuari musulmani nel mondo e potente simbolo del nazionalismo palestinese, e chiedono la costruzione di un tempio su quello che chiamano il “Monte del Tempio”.

Una volta erano considerati un piccolo movimento marginale, ma negli ultimi anni hanno trovato l’approvazione dell’amministrazione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ricevendo anche il sostegno di molti parlamentari.

Le incursioni dei coloni nel complesso della moschea, insieme all’acquisizione di proprietà della Chiesa a Gerusalemme, sono percepite come parte del piano per trasformare una città multi-religiosa e multi-culturale in una città ebraica “riunificata”, sotto il controllo esclusivo e la sovranità di Israele.