Polizia israeliana sequestra attivista gerosolimitana Zina Amr

Gerusalemme/al-Quds – PIC. Giovedì mattina, la polizia israeliana ha rapito l’attivista gerosolimitana Zina Amr, 58 anni, dalla sua casa nella Gerusalemme Est.

Suo figlio, Radwan Amr, ha dichiarato a PIC che gli agenti di polizia hanno fatto irruzione nella loro casa nel quartiere di al-Thuri, a sud della moschea di al-Aqsa, e hanno rapito sua madre, senza riguardo per i suoi problemi di salute.

Ha sottolineato che sua madre si stava preparando per andare in ospedale quando la polizia ha fatto irruzione nella casa.

Nel frattempo, la polizia israeliana ha convocato l’attivista gerosolimitana Sahar an-Natsha per essere interrogata e ha minacciato di fare irruzione nella sua casa e di trascinarla in un centro di detenzione se si fosse rifiutata di obbedire.

Molte donne gerosolimitane, desiderose di recarsi quotidianamente presso la moschea di al-Aqsa, sono esposte a persecuzioni sistematiche da parte della polizia, soprattutto quando ci sono intenzioni israeliane di consentire ad un gran numero di coloni estremisti di invadere il luogo sacro islamico, durante le occasioni religiose.

Nei giorni scorsi, la polizia israeliana ha emesso ordini che vietano a diversi funzionari del Dipartimento per i beni religiosi islamici di Gerusalemme e ai musulmani di entrare nella moschea di al-Aqsa per periodi diversi e ha consentito a decine di coloni di invaderla.