PPS: “ A settembre rapiti 562 palestinesi da parte dei soldati israeliani”

mother_palestine_palestinian_political_prisonersImemc. La Palestinian Prisoners Society (PPS) ha riferito che nel mese di settembre i soldati israeliani hanno sequestrato 562 palestinesi (inclusa una dozzina di bambini), la maggior parte dei quali rapiti nella Gerusalemme occupata.

La stessa società ha specificato che 294 persone, la maggior parte delle quali ragazzini, sono state rapite a Gerusalemme dopo che gli estremisti israeliani e l’esercito hanno intensificato le loro incursioni presso la moschea al-Aqsa.

Altri 56 palestinesi sono stati sequestrati nella Striscia di Gaza; 40 di loro sono pescatori intercettati in acque palestinesi mentre gli altri 16 sono stati catturati mentre erano in procinto di attraversare il valico di Erez al fine di raggiungere la Cisgiordania.

Infine altri 75 sono stati sequestrati presso il distretto di Hebron, 38 a Ramallah e Al-Bireh, 32 a Betlemme, 22 a Jenin, 20 a Nablus, 8 a Tukarem, 6 a Gerico, 5 a Tubas, 4 a Qalqilia ed infine 2 presso Salfit.

In aggiunta la PPS ha dichiarato che circa 230 bambini palestinesi sono ancora nelle mani dell’esercito israeliano, il quale nega ai piccoli prigionieri ogni diritto fondamentale stabilito dal diritto internazionale e dalla quarta Convenzione di Ginevra, infliggendo loro perfino torture fisiche e psicologiche.

Ai bambini detenuti è inoltre negato il diritto di ricevere visite da parte dei propri familiari e solamente in pochi casi è permessa loro una rappresentanza legale.

Durante l’arresto essi vengono aggrediti con botte e percosse, in seguito alle quali alcuni di loro rimangono uccisi o gravemente feriti.

Uno di questi piccoli prigionieri è Issa Adnan Abdul-Mo’ty di 13 anni, colpito con un proiettile a espansione progettato per espandersi all’interno del corpo aumentando la gravità delle ferite. In seguito a ciò i medici non hanno potuto far altro che amputare la gamba gravemente danneggiata.

I soldati israeliani hanno impiegato più di un’ora per trasportare il bambino presso una struttura sanitaria nonostante le gravi ferite riportate e una volta trasferito in ospedale è stato ammanettato e incatenato al letto.

La denuncia della PPS riguarda inoltre la prigionia di 25 donne rapite a Gerusalemme, 15 delle quali rapite nel mese di settembre.

Una delle prigioniere è Amal Taqatqa, ferita dopo l’aggressione subita durante il suo rapimento. L’autorità carceraria ha però continuamente rifiutato di ricoverarla.

Traduzione di Lorenzo D’Orazio