Predicatore al-Aqsa: piani per costruire migliaia di unità abitative a Gerusalemme

Demolizioni GerusalemmeAl-Quds (Gerusalemme) – InfoPal. Il presidente dell’Alto comitato islamico di Gerusalemme, e predicatore della moschea di al-Aqsa, Shaykh ‘Ikrima Sabri, ha avvertito che il ritmo delle confische dei terreni palestinesi e l’espansione degli insediamenti nella città occupata di Gerusalemme, ha raggiunto un livello senza precedenti dal 1967, anno in cui la città fu occupata da Israele.

Lunedi 15 aprile, accogliendo una delegazione sindacale proveniente dalla Croazia, composta da membri delle istituzioni statali, associazioni popolari e organizzazioni della società civile, Shaykh Sabri ha reso noto che “la Commissione israeliana di regolamentazione e edilizia ha recentemente svelato nuovi piani per la costruzione di migliaia di unità abitative, negli insediamenti che sorgono nella città Santa e nei villaggi che la circondano, come quelli di al-Zaym, al-Issawiya, Jabal al-Mukabber (Monte Scopus), Silwan, Sur Baher, Anata”. Egli ha osservato che la stessa commissione impone condizioni proibitive ai gerosolimitani, intenzionati a costruire o ristrutturare le proprie abitazioni, pretendendo tasse esorbitanti per ottenere le licenze necessarie.

Shaykh Sabri ha anche richiamato l’attenzione sulla recente decisione dell’amministrazione comunale dell’occupazione di costruire un’ampia strada, di sei corsie, per collegare gli insediamenti a sud con il centro della città e agevolare la circolazione dei coloni a Gerusalemme, trasformando la cittadina di Beit Safafa, sui cui territori sorgerà la strada, in cantoni separati.

Il presidente dell’Alto comitato islamico ha esortato i paesi arabi, islamici e gli organismi internazionali ad assumersi le proprie responsabilità per porre fine ai progetti coloniali, che oltre ad essere illegittimi, sia dal punto di vista religioso che giuridico, violano i diritti del popolo palestinese. Ha anche chiesto di agire seriamente per attuare le raccomandazioni fatte dal Consiglio per diritti umani dell’Onu, che ha disposto lo smantellamento di tutti gli insediamenti costruiti nei territori palestinesi occupati.