Nessuno rimase ferito, ma il comandante uscì dalla sua auto per inseguire il giovane in fuga, sparandogli tre proiettili alle spalle a distanza ravvicinata fino a quando l’adolescente cadde in una pozza di sangue sulla strada.
In seguito il comandante e il suo autista si avvicinarono al giovane morente, lo spostarono, tornarono in auto e si allontanarono. Non chiamarono neanche un soccorso, un’ambulanza. Il comandante sparò alle spalle dell’adolescente disarmato senza che questi potesse costituire un rischio per la sua incolumità. Un atto eroico del capo della Brigata Binyamin: uccidere un adolescente in fuga.
Yisrael Shomer, il graduato israeliano, attualmente ex-comandante della Brigata Nahal è stato premiato e nominato rappresentante del IDF al Memorial Day. Alla vigilia del Memorial Day nella piazza del “Muro occidentale”, ha letto una preghiera che recita: “E piange lo splendore della loro giovinezza e il loro meraviglioso eroismo”. Avrà pensato alla “giovinezza” e al “meraviglioso eroismo” dell’adolescente che aveva ucciso cinque anni prima?