Prendere di mira le abitazioni civili per presunti obiettivi militari è una crimine di guerra

Euro-MidGinevra- Euro-Mid Osservatorio per i Diritti Umani esprime grande preoccupazione riguardo al “bussare sul tetto”, pratica in cui le forze israeliane scaricano un missile leggero sul tetto delle case come un “avvertimento”, prima di sparare un altro missile in meno di un minuto che distruggerà completamente l’abitazione. E’ stato segnalato che questi avvertimenti sono letali, come è stato riferito dalle vittime, compresi i feriti. Inoltre, ai civili non si dà abbastanza tempo per evacuare in modo adeguato.

Migliaia di cittadini Palestinesi hanno ricevuto avvertimenti dalle Forze di occupazione israeliane in numerose aree nella Striscia di Gaza che ordinavano di lasciare le loro case poiché stavano per bombardarle.

Le forze israeliane sostengono che i quartieri intorno alle case prese di mira siano usati dalla resistenza palestinese per lanciare razzi contro Israele. Tuttavia Israele non ha fornito prove che giustifichino le proprie affermazioni. Inoltre, considerare i civili responsabili di un’azione che non hanno commesso diventa una punizione collettiva, che è un crimine di guerra nel diritto Internazionale.

Euro-mid riferisce che le forze israeliane hanno preso di mira le abitazioni civili nella Striscia di Gaza per sei giorni in un largo raggio superando le necessità militari ed usando una forza eccessiva.

L’Osservatorio Euro-mid, con base a Ginevra, aggiunge in un comunicato stampa domenica 13 Luglio 2014 che le aree che Israele ha ordinate di evacuare immediatamente sono molto vaste; dall’est di Attatrah a strada Salah ed- Din e l’intere aree ad ovest e a nord del campo profughi di Jabaliya, che sono altamente popolate. In questa area vivono 30 mila persone, approssimativamente.
Ciò li rende bersaglio in modo ingiustificato e non tiene in considerazione “il principio di proporzionalità” tra il vantaggio militare previsto e la distruzione di vite e di proprietà civili.
Inoltre, gli attacchi aerei israeliani hanno preso come obiettivo le abitazioni dei civili nella Striscia di Gaza demolendole del tutto essendo le case di “membri di Hamas”. Tuttavia, nella maggior parte dei casi non è emersa alcuna prova che indicasse che il presunti “attivisti di Hamas” fossero nelle loro case durante l’attacco. Israele sostiene che quelle abitazioni siano state usate per depositare munizioni o per obiettivi militari, ad ogni modo tra i morti vi erano donne, bambini ed anziani.
Attaccare deliberatamente abitazioni civili costituisce un crimine di guerra ed equivale anche ad una punizione collettiva contro le famiglie. L’attacco del 13 Luglio all’abitazione della famiglia A-Batash a Gaza è stato il più mortale massacro familiare da quando Israele ha lanciato la sua offensiva. L’attacco ha ucciso 18 membri e distrutto completamente la casa, mentre l’”attivista di Hamas” a cui stava dietro Israele non è stato ucciso nell’attacco.

Euro-mid ha sottolineato che l’ UNRWA l’agenzia ONU ha aperto finora 8 scuole per ospitare almeno 17 mila rifugiati a nord della Striscia di Gaza fuggiti dalle loro case all’alba.

Euro-mid afferma che le forze israeliane hanno voluto prendere di mira le abitazioni civili in un vasto spazio fin da quando è iniziato l’assalto a Gaza. Nei primi 7 giorni, 1653 abitazioni sono state danneggiate, 240 di esse sono state completamente distrutte. In più, 25 moschee sono state danneggiate, 4 di esse sono state totalmente distrutte; 6 cliniche e 39 scuole sono state danneggiate.

Nei suoi attacchi contro le abitazioni civili, Israele ha dato prova di non avere rispetto delle vite umane nella Striscia di Gaza. Le forze di occupazione israeliane hanno infranto le leggi del conflitto armato attaccando dei civili in maniera indiscriminata in numerosi scontri, prendendo di mira strutture civili e protette, indubbiamente non riuscendo a fornire avvertimenti effettivi ai civili a rischio e non riuscendo ad applicare le regole del diritto umanitario internazionale riguardo l’occupazione militare.

Lo schema degli attacchi israeliani e l’alto numero di vittime civile mostra elementi di incauta condotta, disprezzo per le vite e la proprietà dei civili ed un costante fallimento nel distinguere tra mire militari e civili e obiettivi civili.

L’Osservatorio Euro-Mid sollecita le forze di occupazione di Israele a smettere immediatamente di prendere di mira le case dei civili palestinesi e ad escludere quanto più possibile i civili dal terrore dell’assalto a Gaza.

L’Osservatorio Euro-Mid sottolinea la necessità di un immediato cessate il fuoco tra le parti in conflitto.

Traduzione di Lucilla Calabria