Presidente del Sudafrica: le immagini dalla Palestina “riportano alla mente terribili ricordi dell’apartheid”

MEMO. Il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, ha affermato che la situazione a Gaza gli ricorda l’era dell’apartheid nel suo paese

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha dichiarato a FRANCE 24 che la situazione a Gaza gli ricorda l’era dell’apartheid nel suo Paese. Le azioni israeliane contro i Palestinesi, ha detto, evocano ricordi dei crimini di apartheid commessi in Sudafrica sotto il dominio dei bianchi, aggiungendo che il Sudafrica è dalla parte dei Palestinesi, ed esorta entrambe le parti a sedersi e negoziare.

L’intervista di 18 minuti con Ramaphosa è iniziata con una domanda sul bombardamento israeliano di Gaza e sul fallimento della comunità internazionale nel chiederne conto a Israele. La discussione si è poi spostata sulle sfide che il Sudafrica affronta, compreso il Covid-19.

“Noi Sudafricani”, ha detto Ramaphosa, “siamo molto preoccupati perché le immagini che abbiamo visto di un popolo a cui è stato impedito di muoversi, di un popolo le cui case sono state distrutte, di persone che sono state cacciate dalle loro case prima che fossero bombardate, di soldati israeliani che maltrattano le persone, tutto riporta alla mente terribili ricordi della nostra stessa storia e dell’apartheid”.

Quando i Sudafricani vedono quelle immagini non possono che schierarsi con i Palestinesi, ha spiegato. “Il sostegno del nostro Paese al popolo palestinese si basa su principi”.

Ramaphosa ha ribadito i risultati del principale gruppo per i diritti umani che ha concluso che Israele è colpevole di aver commesso il crimine di apartheid che è considerato un crimine contro l’umanità secondo il diritto internazionale.

Il mese scorso, un rapporto di Human Rights Watch (HRW), si è unito a una serie di altri importanti gruppi per dichiarare che Israele sta commettendo crimini di apartheid e di persecuzione. A gennaio, il gruppo israeliano per i diritti umani B’Tselem ha osservato che Israele “promuove e perpetua la supremazia ebraica tra il Mar Mediterraneo e il fiume Giordano”. Facendo eco al rapporto delle Nazioni Unite del 2017 che concludeva che Israele stava effettivamente praticando l’apartheid, B’Tselem ha respinto l’idea sbagliata popolare secondo cui si tratta di una democrazia all’interno della linea verde (linea di armistizio del 1949).

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli