Arab48. Il presidente della Knesset, il parlamento israeliano, Reuven Rivlin, ha affermato: “La terra di Israele è tutta nostra e la pace potrà essere raggiunta solo quando i palestinesi accetteranno di vivere con gli ebrei”.
La dichiarazione di Rivlin ha coinciso con la sua visita, ieri, presso l'insediamento israeliano di Itamar, a nord della Cisgiordania occupata, per inaugurare l'inizio dell'anno scolastico.
“Gli insediamenti sono parte integrante del Sionismo e il Sionismo vuol dire politica degli insediamenti. La pace con i nostri vicini ci potrà essere solo quando essi accetteranno di vivere con noi in questo paese”.
Esponente del partito di destra di maggioranza, il Likud, Rivlin è noto per il suo sostegno all'annessione della Cisgiordania a Israele e per la sua opposizione alla creazione dello Stato palestinese nei Territori occupati nel 1967.
Così hanno commentato da Fatah le parole del presidente della Knesset: “Rivlin ha dimostrato di appartenere a un'ideologia estremista contraria al principio di pace basato sulla legge internazionale.”.
“Sono dichiarazioni in linea con l'occupazione israeliana, con l'avallo del premier Netanyahu a potenziare le colonie, a confiscare la terra palestinese e a proseguire con la costruzione del Muro d'Apartheid.
“Le richieste fatte in pubblico da leader israeliani per una ripresa dei negoziati con i palestinesi sono false e dietro di esse si cela la 'strategia' volta ad occultare i crimini e la corsa alla conquista della terra.
Tuttavia, il mondo è a conoscenza di quanto appena esposto e l'ampio sostegno politico allo Stato palestinese ne è una dimostrazione. Questo riconoscimento, infatti, coincide con il rifiuto della politica israeliana”.
Queste osservazioni sono state fatte dal portavoce di Fatah, 'Osama Qawasmi.
(Foto: Arab48)