InfopalImemc. Nemer Hammad, consigliere politico del presidente palestinese Mahmoud Abbas, ha dichiarato che diversi Paesi europei stanno esercitando degli sforzi per convincere gli Usa a non ostacolare l’adozione di una risoluzione seria all’Assemblea Generale dell’Onu che impedisca il proseguimento delle attività israeliane negli insediamenti.
Mercoledì scorso, 19 dicembre, gli Usa hanno sventato i tentativi intrapresi dai Paesi membri del Consiglio di sicurezza, allo scopo di adottare una risoluzione che condanni Israele per le sue attività coloniali a Gerusalemme Est e nella Cisgiordania occupata.
Secondo quanto riferito dall’agenzia stampa Ma’an, grazie alle pressioni americane, i paesi in questione non sono riusciti a perseguire tale obiettivo, ottenendo solo una dichiarazione che denuncia le violazioni e le mosse unilaterali israeliane.
Parlando a Ma’an news, Hammad ha affermato: “Qualora dovessimo constatare l’incapacità del Consiglio di sicurezza di adottare una decisione seria per quanto riguarda le violazioni israeliane in corso, la leadership palestinese valuterà la possibilità di rivolgersi al Tribunale penale internazionale, dopo avervi aderito.
Israele ha recentemente approvato la costruzione di migliaia di unità abitative per i coloni a Gerusalemme e in Cisgiordania, come atto di rappresaglia contro l’Autorità palestinese (Anp) per essere riuscita ad ottenere lo status di Stato non membro all’Assemblea Generale dell’Onu.
Hammad ha affermato che il diritto internazionale considera le attività coloniali dei “crimini di guerra”, perciò i palestinesi, se dovessero essere accolti dalla Corte penale internazionale, sarebbero in grado di citare in giudizio Israele.
Per quanto riguarda la visita dell’Emiro del Qatar, Shaykh Hamad bin Khalifa al-Thani, Hammad ha riferito che lo Shaykh si recherà in Cisgiordania il 31 dicembre, aggiungendo che il segretario generale della Lega Araba, Nabil el-Arabi, visiterà la Palestina il 29 dicembre.