La consegna dei corpi dovrebbe avvenire domani.
Salem Khilla, coordinatore della Campagna nazionale che ha lavorato per la restituzione dei corpi, è ora impegnato ad organizzare a Ramallah la cerimonia che li accoglierà.
Tra i 91 vi sono anche i corpi di caduti arabi di altre nazionalità.
Israele ha sempre interdetto l’accesso al cimitero “dei numeri”, sia ai familiari dei caduti sia a gruppi per i Diritti Umani che hanno sollevato il sospetto delle insufficienti condizioni di sepoltura: tombe vicine l’una dall’altra, e fosse scavate troppo in superficie e quindi esposte agli attacchi di animali selvaggi.
La decisione di trasferire le 91 salme alla parte palestinese viene motivata in campo israeliano come un atto di “distensione” da parte del premier Netanyahu con il fine di indurre il presidente Mahmoud ‘Abbas a tornare ai colloqui politici.
Di seguito si elencano le uniche informazioni sulle fosse “dei numeri”:
Cimitero ubicato nei pressi del ponte Banaat Ya’qub, sul confine tra Israele, Siria e Libano. Si trova in un’area militare e ospita circa 500 tombe. Sono in maggioranza caduti palestinesi e libanesi assassinati nella guerra di Israele contro il Libano del 1982.
Cimitero di Rividim, nella valle del Giordano.