“Prezzo con il sangue” – Abu Obeida accoglie l’operazione a Kedumim

Gaza – The Palestine Chronicle. Il portavoce dell’ala militare di Hamas, Abu Obeida, ha elogiato l’operazione vicino a Kedumim che ha ucciso tre israeliani, affermando che i tentativi di Israele di minare la resistenza in Cisgiordania a sostegno di Gaza falliranno.

Il portavoce dell’ala militare di Hamas, Abu Obeida, ha elogiato la recente operazione in Cisgiordania che ha portato all’uccisione di tre israeliani. Ha sottolineato che gli sforzi di Israele per dissuadere i resistenti della Cisgiordania dal sostenere Gaza sono “destinati a fallire”.

In una dichiarazione, Abu Obeida ha descritto i combattenti della resistenza di Gaza come “eroi coraggiosi” che continuano a dimostrare il loro impegno nel cuore della battaglia in corso per l’Operazione “al-Aqsa Flood”. Ha ribadito che gli sforzi dell’occupazione israeliana, insieme ai suoi alleati, per sopprimere la resistenza in Cisgiordania non avranno successo.

Rivolgendosi all’occupazione israeliana, Abu Obeida ha dichiarato: “Il nemico deve sapere che se continua la sua aggressione contro Gaza e la Cisgiordania, ne pagherà il prezzo con il sangue dei suoi soldati e dei suoi coloni”.

Ha inoltre sottolineato che l’occupazione “non godrà mai della pace e della sicurezza fino a quando non lo farà il nostro popolo”.

All’inizio di lunedì, i servizi di emergenza israeliani hanno confermato la morte di tre coloni, in una sparatoria vicino alla colonia di Kedumim, a est di Qalqilya, nel nord della Cisgiordania. I media israeliani hanno riferito che le vittime viaggiavano in auto separate e che l’operazione ha provocato il ferimento di altre nove persone, una delle quali versa in condizioni critiche.

Dall’inizio della guerra genocida di Israele contro Gaza, che ha causato decine di migliaia di vittime dal 7 ottobre 2023, l’esercito israeliano e i coloni hanno intensificato la violenza in Cisgiordania, uccidendo e ferendo migliaia di persone e arrestando oltre 11 mila palestinesi.

Gli assalti militari israeliani e i pogrom guidati dai coloni hanno provocato una forte risposta da parte dei gruppi di resistenza palestinesi, soprattutto nelle città e nei campi profughi della Cisgiordania settentrionale.

Sotto la pressione israeliana, anche l’Autorità Palestinese (ANP) ha partecipato agli sforzi per reprimere la resistenza. Mentre la violenza dell’Autorità palestinese si è concentrata principalmente sul campo profughi di Jenin, le sue forze di sicurezza hanno effettuato incursioni in altre aree palestinesi della Cisgiordania.

Quest’ultimo attacco arriva sulla scia di questa repressione israelo-ANP, sollevando interrogativi sull’efficacia di queste tattiche violente, che non hanno ottenuto alcuna vittoria strategica per Israele nemmeno a Gaza, nonostante 15 mesi di genocidio in corso.

Traduzione per InfoPal di F.L.