Prigionieri a Nafha avviano passi di disobbedienza a seguito di punizioni israeliane

Ramallah – PIC. Martedì, palestinesi nella prigione di Nafha, nel deserto, hanno avviato gradualmente passi di disobbedienza, prima che i detenuti in altre carceri si uniscano a loro, secondo il piano stabilito dal Comitato superiore d’emergenza del movimento dei prigionieri.

I prigionieri di Nafha si muoveranno in risposta alla decisione del Servizio penitenziario israeliano (IPS) di attuare misure punitive nei loro confronti, tra cui il controllo della quantità di acqua utilizzata nel carcere e la riduzione delle ore per lavarsi. Queste misure sono state prese per volere del ministro della Sicurezza, l’estremista Itamar Ben Gvir.

Per iniziare, i prigionieri chiuderanno tutte le sezioni del carcere di Nafha, congeleranno le attività quotidiane loro imposte dall’IPS e ostacoleranno i controlli di sicurezza di routine.

Lunedì, il Comitato d’emergenza del movimento ha annunciato che una serie di misure di disobbedienza sarebbero state prese gradualmente in tutte le carceri per fare pressione sull’IPS, affinché revocasse le sue punizioni, aggiungendo che l’ultimo passo sarebbe stato uno sciopero della fame di massa a tempo indeterminato il primo giorno del mese del Ramadan.