Prigionieri malati a Ramla sospendono lo sciopero della fame

Ramallah. I palestinesi malati detenuti nella clinica della prigione di Ramla hanno sospeso lo sciopero della fame ad oltranza, che avevano intrapreso per protestare contro la deliberata politica di negligenza medica israeliana, secondo quanto rivelato mercoledì da fonti per i diritti umani.

La Commissione per gli affari dei detenuti ed ex-detenuti e la Società dei prigionieri palestinesi (PPS) hanno affermato che la decisione è stata annunciata dopo aver raggiunto un accordo con il Servizio carcerario israeliano (IPS) che soddisfa le loro richieste.

L’accordo ha consentito a diversi prigionieri malati (tra i quali Asif al-Rifai e Walid Daqqa), che sono stati recentemente trasferiti alla clinica della prigione di Ramla, di utilizzare il telefono pubblico e comunicare con le loro famiglie.

L’accordo ha anche consentito ai rappresentanti dei prigionieri malati di comunicare con le due detenute Fatima Shaheen e Ataf Jaradat. Essi potranno anche ricevere vestiti ogni tre mesi.

I prigionieri malati avevano precedentemente deciso di intraprendere uno sciopero della fame ad oltranza per protestare contro la politica israeliana di negligenza medica deliberata.

4.900 palestinesi sono attualmente detenuti nelle carceri israeliane, inclusi 700 malati, 31 donne, 160 bambini e mille prigionieri amministrativi.

(Fonte: PIC e Quds Press).

Traduzione per InfoPal di F.L.