Prigionieri palestinesi dichiarano stato di mobilizzazione generale per protestare contro l’IPS

Ramallah – WAFA. Domenica, i rappresentanti dei prigionieri politici palestinesi detenuti in Israele hanno comunicato uno stato di mobilitazione generale, per protestare contro una nuova serie di misure di rappresaglia da parte del Servizio carcerario israeliano (IPS), secondo quanto affermato in una nota dalla Commissione per i detenuti dell’Autorità palestinese.

La Commissione ha affermato che la decisione dei palestinesi è stata presa dopo che l’IPS ha fatto marcia indietro sugli accordi precedentemente raggiunti con i rappresentanti dei prigionieri, alla fine di settembre 2021.

“In risposta a ciò, il movimento dei prigionieri palestinesi […] ha dichiarato lo stato di mobilitazione generale […] a partire da domani, lunedì”, ha affermato la Commissione.

Nel frattempo, i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane di Rimon e Nafha hanno deciso di chiudere tutte le sezioni delle due carceri, in segno di protesta contro una decisione dell’IPS che riduce del 50% le pause giornaliere, secondo quanto affermato dalla Società per i prigionieri palestinesi (PPS) in un comunicato stampa.

La PPS ha affermato che come risultato della decisione dell’IPS, i prigionieri di alcune sezioni non sono stati in grado di incontrare i detenuti di altre sezioni durante le pause quotidiane, come avveniva prima.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.