Betlemme-Ma’an. Numerose organizzazioni per i diritti umani, insieme alle Nazioni Unite, hanno espresso grave preoccupazione circa le condizioni di salute dei prigionieri palestinesi in sciopero della fame, mentre i leader palestinesi temono la morte degli scioperanti, che continuano a essere trasferiti a decine negli ospedali civili.
I prigionieri in sciopero richiedono la fine della negazione delle visite familiari, dell’isolamento e delle detenzioni amministrative, nonché il diritto a un’istruzione superiore e ad appropriate cure mediche.
Giovedì il presidente del Comitato palestinese per gli affari dei prigionieri Issa Qaraqe ha dichiarato che le condizioni degli scioperanti sono diventato “critiche” e ha espresso la propria preoccupazione per la possibile morte dei prigionieri se il servizio carcerario israeliano continuerà a rifiutare di soddisfare le loro richieste.
Qaraqe ha affermato che continuano a lanciare appelli alle istituzioni legali e internazionali, nonché alle autorità israeliane, riguardo allo sciopero.
Traduzione di F.G.