Durante la visita dell’avvocato Fadi Obeidat, Hassouna ha rivolto un appello per intensificare la campagna di sostegno ai prigionieri malati e chiedere la loro liberazione, e salvarli dalla politica di negligenza medica in atto contro di loro. Ha aggiunto che “vivere nell’ospedale del carcere di Ramle è come vivere all’inferno”.
In un comunicato stampa, l’avvocato Obeidat ha rivelato che i prigionieri malati hanno minacciato di rifiutare cibo e medicine per protestare contro la politica di negligenza medica.
Egli ha anche citato le parole di Riad Amour, paziente nel carcere di Ramle: “L’amministrazione della prigione ha tenuto una breve riunione con i prigionieri malati, a seguito delle loro minacce, e ha promesso di migliorare le loro condizioni di vita e di fornire le cure necessarie”.
Hassouna, 35 anni, era stato arrestato il 18 ottobre 2004 e condannato a 8 anni. E’ stato trasferito dall’ospedale di Ramle a “Assaf Harofe” per sottoporsi a visite mediche dopo che la sua salute si era deteriorata. Soffre di gonfiori e debolezza del muscolo cardiaco, e ha subito un intervento a cuore aperto per l’impianto di un pacemaker.
Fadi Obeidat ha aggiunto che l’amministrazione penitenziaria ha rifiutato di rilasciare il prigioniero Ala Hassouna nonostante i rapporti dei medici abbiano confermato la gravità del suo stato di salute.
Egli ha spiegato che la salute di Hassouna ha iniziato a deteriorarsi durante la prigionia, a seguito delle torture subite durante gli interrogatori.