Primo ministro palestinese chiede a UE e Russia di revocare cittadinanza a coloni israeliani

MEMO. Il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh ha chiesto mercoledì all’Unione Europea e alla Russia di revocare la cittadinanza dei coloni israeliani che vivono in insediamenti costruiti illegalmente su terreni palestinesi.

Parlando durante una riunione del gabinetto di emergenza a Ramallah, Shtayyeh ha criticato la decisione dell’amministrazione statunitense di non considerare più gli insediamenti israeliani costruiti in Cisgiordania occupata e Gerusalemme est come “incompatibili con il diritto internazionale” affermando che la decisione “prova che l’amministrazione non mostra alcun impegno verso il diritto internazionale, la sicurezza regionale, i diritti umani o anche i propri interessi.

“La decisione dell’amministrazione americana è un nuovo passo aggressivo che si aggiunge alle sue decisioni su Gerusalemme e alla guerra finanziaria e istituzionale contro l’UNRWA e distrugge le basi del diritto internazionale, eliminando irreversibilmente qualsiasi ruolo di questa amministrazione in qualsiasi percorso politico attuale o futuro”.

Shtayyeh ha promesso che il suo governo lavorerà per imporre pesanti punizioni a chiunque commercializzi i prodotti degli insediamenti coloniali.